Ricadute “positive” economiche, sociali e ambientali connesse alla realizzazione dell’autostrada A35 Brebemi attraverso benefici diretti e ricadute indirette su un territorio che interessa 5 Province, 114 Comuni, 640mila abitanti e 250mila lavoratori con un mix di distretti produttivi che vanno dal polo metropolitano di Brescia, alla bassa padana e bergamasca fino all’area metropolitana milanese. Lo evidenzia lo studio AGICI Finanza d’Impresa presentato oggi a Palazzo Lombardia sulle ricadute economiche occupazionali e ambientali di A35 Brebemi sul territorio, alla presenza di Massimo Garavaglia, Sottosegretario di Stato all’Economia e Finanze; Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia; Raffaele Cattaneo, Assessore all’Ambiente e Clima Regione Lombardia; Claudia Maria Terzi, Assessore alle Infrastrutture Trasporti e Mobilità Regione Lombardia; Gianfranco Gafforelli, Presidente Provincia di Bergamo; Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo; Gianantonio Arnoldi, Amministratore Delegato CAL e Francesco Bettoni, Presidente A35 Brebemi. I benefici diretti – spiega l’indagine – sono soprattutto quelli economici, con una riduzione del costo del trasporto (tempi, carburante, costi operativi), ambientali con una diminuzione delle emissioni di CO2 e dell’inquinamento ambientale e acustico e sociali, con una riduzione dell’incidentalità. Per quanto riguarda i benefici indiretti, ha particolare rilevanza la maggiore connessione dei territori che ha impatti positivi sul sistema logistico/produttivo, con una maggiore competitività delle imprese attive, sull’occupazione generata dai nuovi insediamenti e dalla crescita delle imprese esistenti, sul settore immobiliare con un aumento delle transazioni e, di conseguenza, dei valori immobiliari. Migliorata l’accessibilità a Milano, Brescia e tutti i centri urbani lungo il tracciato (qualità della vita, ospedali di Milano e Brescia, Aeroporto di Linate) e la visibilità dei comuni attraversati da A35 Brebemi.
In particolare – sottolinea l’indagine – spiccano i numeri dedicati agli insediamenti sorti e programmati a partire dal 2017, anno del completamento della A35 Brebemi grazie all’interconnessione con la A4 su Brescia. Diciotto nuovi insediamenti di cui 6 già operativi, 2,8 milioni di mq di superfici acquistate di cui 940.000 mq edificabili, 913milioni di euro di investimenti, 3.620 nuovi dipendenti, 22,6 milioni di oneri di urbanizzazione incassati dai Comuni e, nei prossimi anni, diversi milioni di euro di IMU da riscuotere sempre da parte dei Comuni.
Anche per quanto riguarda il lavoro la A35 ha avuto un influsso positivo con una riduzione generalizzata del tasso di disoccupazione a partire dal 2014 (in Lombardia la disoccupazione è inferiore alla media nazionale, nel 2017 si attesta al 6,2% contro il 11,7% nazionale) con Brescia allineata con la media positiva lombarda e Bergamo che fa meglio della media regionale. In particolare i dati relativi alla Bassa Bergamasca (provenienti dai CPI di Treviglio e Romano di Lombardia) mostrano un +9,9% nel numero dei nuovi rapporti di lavoro avviati tra il 2017 e 2018.
Dalla ricerca si evince anche che il settore immobiliare registra un trend positivo. L’andamento delle compravendite nella zona Treviglio-Romano di Lombardia-Rovato-Montichiari mostra un +51% in quattro anni del comparto residenziale. Il comparto produttivo ha fatto registrare un +48% nel 2016, a cui è seguita una leggera flessione nel 2017.