Annullato il ritorno di VINNIE VINCENT: un disastro annunciato, anche dai KISS

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Dopo 25 anni VINNIE VINCENT è tornato…. forse!

È ricomparso dal nulla – perché non solo si era ritirato dalle scene del rock ma aveva proprio fatto perdere completamente le proprie tracce – in occasione di un paio di eventi speciali: lo abbiamo rivisto lo scorso gennaio alla Kiss Expo di Atlanta, dove in una lunga intervista (di cui alleghiamo il link video a piè pagina) ha raccontato la sua verità, nella commozione generale dei fan… e poi si è riconcesso perfino sul palco, a fine ottobre a Miami, durante il Party non ufficiale Pre-Kiss Kruise 8, ospite dei FOUR BY FATE (ex Frehley’s Comet) con cui ha suonato tre brani del repertorio dei Kiss (“I Love It Loud”, “Lick It Up” e “Cold Gin”). La sua recente performance però non si è rivelata all’altezza delle aspettative (forte l’entusiasmo, ma definirlo “appesantito” è dir poco!) e come da copione i successivi concerti del grande ritorno – sebbene lanciati in pompa magna tra spam sui social, video sul tubo e addirittura un sito ufficiale dedicato www.vinnievincentlive.com – sono stati prima posticipati (nonché dislocati, da Memphis) e ora definitivamente cancellati

Derek Christopher, il promoter di Nashville, ha dichiarato oggi che Vinnie Vincent ha inviato comunicazione ufficiale scritta della cancellazione dei concerti previsti l’8 e il 9 Febbraio 2019 nel Tennessee; non posso al momento scendere in dettagli su termini e modalità per ragioni contrattuali e legali, mi limito come è giusto a comunicare la pessima notizia che ha scioccato noi per primi e che esula dalle nostre dirette responsabilità. La questione è ora – come si suol dire – ‘in mano agli avvocati’ e nel frattempo possiamo dal canto nostro garantirvi che tutti i biglietti per i concerti e i meet & greet verranno rimborsati per intero nel più breve tempo possibile, entro il 10 Febbraio 2019. Vogliamo ringraziare tutti coloro che si sono impegnati duramente e hanno lavorato tanto diligentemente per rendere questi attesi spettacoli una realtà, soprattutto per i fan”. Ecco i fan, che si erano mossi da mezzo mondo (si sa, la Kiss Army è tra i fan club più accaniti al mondo e risponde sempre all’appello, perfino degli ex!), e ora con le pive nel sacco perderanno non solo un evento speciale, ma anche quanto già investito in voli aerei e hotel per cui purtroppo non è previsto un rimborso…

A onor del vero, i programmi di Vinnie per questo rumoroso “comeback” sono cambiati a più riprese negli ultimi mesi: l’annuncio iniziale dello show – previsto originariamente a Novembre, sempre in quel di Nashville – parlava di “una solo gig”, con VV impegnato alla voce e alla chitarra acustica a raccontare l’intera sua carriera artistica tra canzoni ed aneddoti. Poi, sboccia l’idea di trasformare l’evento in un vero e proprio concerto elettrico a tutti gli effetti, con una vera band… e che all star band! Reclutati nello stupore generale nientedimenoche: alla batteria Carmine Appice (VANILLA FUDGE, ROD STEWART, JEFF BECK, BLUE MURDER) e il bassista Tony Franklin (DAVID GILMOUR, JIMMY PAGE, THE FIRM) con Robert Fleischman (il cantante originale dei JOURNEY e prima voce dei VINNIE VINCENT INVASION) in veste di frontman. È stato però proprio Robert, che conosce molto bene Vinnie, il primo a dare forfait, dicendosi insoddisfatto della direzione artistica e della gestione della produzione di questo ritorno”. Il secondo a chiamarsi fuori la scorsa settimana è stato invece Franklin, dichiarando di non aver mai firmato nessun accordo preciso per queste annunciate performance… Insomma la storia si ripete… sempre… Ma la vera domanda è: Vinnie ha davvero messo in piedi tutto questo can can sulla base del nulla, o sta ancora una volta cercando di scaricare il barile non essendo di fatto pronto a tornare in pista?

…e i KISS a tutto questo come hanno reagito?

Non è un segreto che non corra buon sangue tra la band del bacio e Vinnie, sin dai tempi in cui militò nel gruppo vestendo trucco e costume del Ankh Warrior, l’Egiziano. Correvano i primi anni ’80 e le esose pretese di Vincent, insieme alla sua ingestibilità caratteriale e musicale gli valsero il posto nei Kiss: non accettò mai di firmare il contratto nei termini proposti dal management e benché fosse un eccellente compositore, durante i concerti si prendeva troppe libertà reinterpretative dei classici, allungando perfino il sipario del suo assolo interminabile di sera in sera sempre più! Durante un memorabile concerto Paul Stanley fu costretto a rientrare in scena a gamba tesa, tagliando il solo e mandando però Vinnie su tutte le furie, con conseguente zuffa nel backstage… Nella disperazione, in cerca di rivalsa, anni dopo Vincent ha addirittura trovato il coraggio di fare causa ai Kiss per ben due volte, millantando diritti d’autore mai riconosciuti, perdendo però clamorosamente entrambi i processi e finendo definitivamente sul lastrico… La scorsa estate, Gene Simmons, stuzzicato sull’argomento durante un’intervista, è stato laconico e diretto: Vinnie è il peggior nemico di se stesso, dubito fortemente possa davvero rilanciare la sua carriera a questo punto”… ecco… detto, fatto! Tra l’altro, per inciso, nelle recenti apparizioni col trucco, Vinnie a scanso di equivoci (e anche nuove beghe legali?) si è ripresentato con una maschera “rivista e corretta”, un dettaglio che ai Kissomani più attenti non è certo sfuggito!

Continua Simmons: “Lo chiamano meccanismo di fallimento classico, è un disturbo di  si parla ampiamente anche in medicina… Non sto dicendo che Vinnie sia affetto da questa patologia recidiva, ma senza dubbio cercare di registrare il marchio ‘Vinnie Vincent’s Kiss’ non è stata una mossa furba da parte sua visti i precedenti… Ci sono persone che semplicemente non sono tagliate per il successo, e non imparano mai la lezione: scelgono inesorabilmente la strada sbagliata prendendo decisioni stupide, quasi come se la loro intenzione fosse proprio quella di fallire, essendo ben consapevoli del fatto che poi non saprebbero gestire la grande macchina né assumersi il peso delle conseguenti responsabilità“. Simmons nel 2018 ha invitato e ospitato con piacere Vinnie durante uno dei suoi incontri “Vault Experience” proprio in quel di Nashville, città in cui Vincent attualmente risiede, per omaggiarlo di una copia del suo costoso “cofanetto cassaforte”, sotterrando simbolicamente l’ascia di guerra, in onore delle bei vecchi tempi

Vinnie entrò nei Kiss nel 1982, rimpiazzando Ace Frehley. Dopo il tour di “Creatures Of The Night” – album in cui ha partecipato attivamente in fase di scrittura e di registrazione su sei brani, e tour del più grande concerto della carriera dei Kiss, allo Stadio Maracanà di Rio De Janiero, in Brasile di fronte a oltre 200.000 paganti!) fu protagonista del momento storico e cruciale della prima apparizione mondiale dei Kiss senza trucco, in diretta su MTV America nel 1983, per il lancio del nuovo album Lick It Up”, disco che lo vedeva impegnato come membro ufficiale e consacrò una nuova era per la band.

Dal 1986 al 1989, Vincent ha puntato tutto sul metal e lo shredding, pubblicando due album (seguiti da relativi tour) con la sua band solista, i VINNIE VINCENT INVASION, che però hanno avuto vita breve, tra cambi di line up (passò anche Mark Slaughter alla voce) ed egocentrismi capricciosi. Negli anni ’90 Vinnie ha cercato più volte di rilanciare la propria carriera sulla scia della sua breve militanza nei Kiss, prima di sparire per 25 anni, alimentando non pochi falsi miti: dopo la fine (tragica) del suo secondo matrimonio (con tanto di arresto per molestie domestiche), la leggenda più chiacchierata parlava di un misterioso intervento chirurgico con cui avrebbe scelto di cambiare sesso e identità, diventando Angel, una “transmilf” che si proponeva su siti di appuntamento per soli uomini.

Al di là di tutto, in questa storia lunga e bizzarra, la certezza resta una sola: quanto talento sprecato inutilmente…

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