Chiuso il campo Rom di via Idro, terminato il trasloco

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Svuotato e chiuso da qualche ora il campo regolare di via Idro, tutti i residenti lo hanno lasciato. Attualmente sono in posa i new jersey che impediscono l’accesso insieme al presidio della Polizia locale.

Era iniziato ieri il trasferimento dei residenti alla presenza degli operatori del Comune oltre che di Polizia locale, Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Croce Rossa e Protezione civile.

Nei prossimi giorni l’area sarà pulita da Amsa e MM effettuerà i lavori di demolizione dei manufatti e degli impianti idrico ed elettrico. La zona sarà restituita a verde e insieme al Consiglio di Zona e ai cittadini sarà decisa una nuova destinazione.

Al momento dell’intervento erano presenti 94 persone su 106 residenti censiti (in sei erano assenti per detenzione) e in 80 hanno accettato l’accoglienza nelle strutture messe a disposizione dal Comune. In 12 sono stati accolti nel Centro di autonomia abitativa di via Ponti, 19 in quello di via Marotta, 7 nel Centro di via Brambilla. Nei Centri di emergenza sociale sono andate 30 persone e 12 sono state accolte al villaggio di via Martirano. Una decina di persone ha scelto di trovare una sistemazione in modo autonomo.

Si chiude così una vicenda di degrado ed emarginazione, una ferita che era stata aperta negli anni ’80, e si apre per i Rom residenti un percorso di integrazione, legalità e inclusione vera nel tessuto urbano.

“Noi ribadiamo la nostra linea – dichiara Marco Granelli assessore alla Sicurezza e Coesione sociale -, siamo contro le favelas che costituiscono sempre un’esperienza negativa per chi ci vive ma anche per la città e per questo stiamo chiudendo i campi rom regolari, questo è il terzo, aperti 30 anni fa”.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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