Interrogatorio di 3 ore ieri per Marco Piovella, capo ultrà dell’Inter arrestato per gli scontri del 26 dicembre dove ha perso la vita il tifoso Daniele Belardinelli. Ha parlato della morte di Belardinelli come di quella di un “fratello maggiore amico fraternissimo”. In sostanza, Piovella ha ribadito di aver visto l’amico che veniva travolto da una vettura, dopo che era già finito a terra, avvalorando anche l’ipotesi che Belardinelli possa essere stato investito anche da una prima auto Piovella ha ammesso la partecipazione al blitz contro i tifosi napoletani ma non ha voluto rispondere a domande specifiche sulle sue condotte e sul suo presunto ruolo di organizzatore. “Io mi occupo di coreografie nel direttivo della curva” si sarebbe limitato a dire Piovella, come poi ha riportato il suo avvocato Mirko Perlino.