Regione, parte la sperimetazione fattore famiglia

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Fondi pari a tre milioni di euro per agevolare le famiglie nella ricerca di assistenti familiari e applicazione, per la prima volta secondo coefficienti numerici, del fattore famiglia lombardo (introdotto con legge regionale nel 2017), per il quale vengono messi a disposizione ulteriori 1,5 mln di euro: le misure sono state approvate dalla Giunta regionale e illustrate in conferenza stampa a Palazzo Lombardia dall’assessore alla Politiche per la Famiglia, Silvia Piani. “Il nostro obiettivo – ha spiegato Piani – è sostenere gli sportelli informativi territoriali per orientare ed assistere i cittadini nella ricerca e nella selezione dell’assistente familiare e favorire le famiglie erogando un bonus che abbatta i costi che derivano dalle trattenute previdenziali (massimo 50 per cento) sulla retribuzione dell’assistente familiare”. Per questo i fondi stanziati saranno dunque ripartiti tra gli ambiti territoriali dei Comuni (900 mila euro) e risorse per i bonus (2,1 milioni) da destinare alle famiglie che faranno domanda. I requisiti per accedere sono Isee uguale o inferiore a 25 mila euro, regolare contratto di assunzione dell’assistente familiare e residenza in Lombardia da almeno 5 anni. All’assegnazione secondo questi primi parametri si affiancherà poi l’applicazione del Fattore famiglia lombardo. “In aggiunta a queste misure, e strettamente connessa a esse – ha infatti chiarito Piani -, con un’ulteriore delibera, diamo avvio a una fase di sperimentazione del ‘Fattore famiglia lombardo’, che tiene conto per la prima volta dei coefficienti numerici e che mira ad ampliare la platea dei beneficiari, intercettando particolari situazioni di fragilità attraverso specifici criteri. Per esempio una famiglia che riceve un aiuto per l’anziano o la persona disabile, se rientra nei requisiti richiesti, potrà beneficiare di ulteriori risorse economiche”. Il compito di ripartire le risorse, verificare i requisiti degli sportelli e liquidare i contributi è stato affidato alle Agenzie di tutela della salute (Ats) cui sarà assegnato un budget in base ai dati Istat della popolazione over 65 anni residente in ogni territorio. Le domande da parte delle famiglie dovranno essere presentate attraverso il sistema regionale bandi on line.
(MiaNews)

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