Il 4 dicembre 2018 alle ore 18.00 inaugura CANTIEREMEMORIA un ricco palinsesto di eventi, concerti, spettacoli teatrali e incontri culturali che animeranno gli spazi di Casa della Memoria fino al 6 gennaio 2019 comprese le festività natalizie.
TRANSUMANZE è il tema della terza edizione di CANTIEREMEMORIA, manifestazione promossa e prodotta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e realizzata quest’anno dall’associazione Teatro Pane e Mate. TRANSUMANZE: è uno spazio di progetto per immaginare insieme una terra senza confini.
La transumanza di epoca moderna non ha niente dei pascoli nomadi, è spesso un esodo tragico dalla fame e dalle guerre, su barconi alla ventura nel Mediterraneo, sempre alla prese con nuovi muri.
Le migrazioni stagionali del passato ci consegnano invece un concetto di frontiera mobile, vaga e indeterminata, che si sposta continuamente. Perché spostarsi è nella natura dell’uomo. La frontiera è un luogo di tensione e contrasto, ma insieme di relazione e di incontro. Una linea di transito che mette in collegamento realtà lontane e differenti: territori, uomini, animali, saperi e mestieri diversi si parlano e trovano un’intesa feconda.
È stata questa la suggestione carica di forza evocativa che ha spinto Teatro Pane e Mate a realizzare all’interno della Casa Memoria una mostra/installazione fatta di tubi, ponteggi, materiale edilizio e cancelli di ferro, un vero e proprio cantiere, un’area di lavoro, di incontro e scambio culturale per progettare un’opera nuova partendo dalle solide basi del passato.
L’ area infatti è divisa in quattro spazi: uno dedicato al viaggio, una grande giostra dove scegliere il cammino; un’ installazione sonora interattiva dove ascoltare testimonianze e suggestioni sonore dal passato (grazie al contributo dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI), dell’Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti (ANED), dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri (ex INSMLI), dell’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo (AIVITER) e dell’Associazione Piazza Fontana 12 dicembre 1969 Centro Studi e Iniziative sulle Stragi Politiche Anni ’70, che hanno sede alla Casa della Memoria) uno spazio teatro che rappresenta il presente e che ogni giorno (a partire dal 4 dicembre fino al 6 gennaio) ospiterà concerti, conferenze, spettacoli e eventi a tema; infine un’area dedicata al futuro, un grande telaio dei sogni dove ognuno sarà invitato a lasciare una testimonianza dei propri desideri.
L’inaugurazione sarà martedì 4 dicembre alle ore 18.00 quando la scrittrice, fotografa e antropologa Patrizia Giancotti aprirà lo spazio teatro con VIATICUM, un racconto per immagini che dalla transumanza dell’Aspromonte porta agli esodi di oggi e saranno presenti i rappresentanti della associazioni ospitate in Casa della Memoria. A partire da questa “apertura ufficiale” del cantiere, lo spazio sarà sempre vivo e attivo con un calendario fittissimo di appuntamenti per grandi e bambini.
CANTIEREMEMORIA 4 dicembre 2018 – 6 gennaio 2019 CASA DELLA MEMORIA
Via Confalonieri 14, Milano INAUGURAZIONE 4 DICEMBRE ORE 18. Orari
ingresso gratuito. 10.00 – 19.00 (e fino al termine degli spettacoli serali in programma)
PROGRAMMA
Durante la prima settimana sarà possibile visitare la mostra, prenotare le visite guidate gratuite (nei giorni festivi) e partecipare a interessanti conferenze mentre tutti i venerdì sera per gli appassionati di musica saranno in programma concerti.
Venerdì 7 dicembre alle ore 21.00, la performance di E.V.O. TRIO CONCERTO (Giorgio Zanier drums; Alessandro Degasperi guitars; Michele Guaglio el bass) in un repertorio che spazia da Coltrane a Wayne Shorter e Miles Davis, rivisitati attraverso sonorità moderne e una resa onirica ed evocativa, ricca di spazi d’improvvisazione.
Venerdì 14 dicembre alle ore 21.00, un concerto evento, unico e irripetibile: il pianoforte e il flauto traverso di Giuliano Prada e Fabio Soragna che propongono un processo creativo a due, senza partitura, in cui la musica viene composta in tempo reale. È il programma Temporary files, richiamo alla cultura digitale dove il lavoro è sempre in progress.
Venerdì 21 dicembre alle ore 21.00 “Il giorno, poi la notte”, un concerto diviso in 3 atti che vanno a scandire i momenti topici di una qualunque delle nostre giornate: mattina, pomeriggio e notte. Un viaggio poetico e quotidiano in cui la musica investe tutta la vita dell’uomo, raccontato da Alessandro Centolanza assieme agli Splendidi.
Le conferenze invece prevedono domenica 9 dicembre alle ore 19.00 una conversazione con Giulia Moretti su Pippa Bacca con a seguire l’esibizione dei Fase Hobart (Marco Pisi, polistrumentista; Virginia Sutera, violino; Lorenzo D’Erasmo percussioni; Flavio Cerotti, contrabbasso), progetto artistico che deve il suo nome al romanzo di Philip Dick “In tempo inverso”. Il gruppo porterà il pubblico alla scoperta di tradizioni musicali appartenenti a regioni lontane, anche di epoche passate. Il programma comprende brani inediti e originali che passano agilmente dalle sonorità balcaniche e medio-orientali al free-jazz – quindi improvvisazione pura.
Martedì 11 dicembre alle ore 18.00 a cura dell’Associazione Piazza Fontana la presentazione del libro 12 dicembre 1969 di Mirco Dondi (Laterza) con Guido Salvini e Paolo Colombo.
Mercoledì 12 dicembre dalle 16.00 alle 19.00 Musica in movimento 1 (solisti, cameristi e pasticcio d’opera con gli studenti di IES ABROAD)
Giovedì 13 dicembre alle ore 18.00 “Stranieri residenti partiche dell’abitare e del migrare”. Laboratorio di pratiche filosofiche a cura di Susanna Fresko analista e filosofa.
Venerdì 14 dicembre dalle 14.00 alle 18.00 DOCUMENTI RESIDENTI. Per una storia dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri e della sua rete.
Sabato 15 dicembre dalle 9.00 alle 13.00 DOCUMENTI RESIDENTI. Per una storia dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri e della sua rete.
Martedì 18 dicembre alle ore 18.00 presentazione del libro MEMORIA DEI DUE MONDI. Storia di Stelita , tra dittature sudamericane e libertà. Di Manuela Cedarmas e Daniela David (interviene Massimo Giorno).
Mercoledi’ 19 dicembre dalle 16.00 alle 19.00 MUSICA IN MOVIMENTO 2. Un laboratorio sul 900 ma non solo con gli studenti della Civica Scuola di Musica “Claudio Abbado” di Milano.
Giovedì 20 dicembre dalle 16.30 alle 19.00 FARE MEMORIA. I ragazzi raccontano a cura dell’Associazione AIVITER
Nel secondo periodo, da Natale in avanti, il palinsesto si arricchirà degli spettacoli teatrali, mentre le visite guidate gratuite continueranno tutti i giorni su prenotazione a partire dalle 15.00.
Martedì 25 dicembre alle ore 19.00 “ANDIAMO”, un viaggio teatrale collettivo proposto da Teatro Pane e Mate. In scena Salvatore, il burattinaio che contiene tutti i burattinai che al mondo sono stati, l’erede di un’arte che accompagna l’uomo fin dai suoi primi passi. La storia dei suoi predecessori si fonde con la sua storia personale, e così sul palco lui ci mostra i suoi amici nelle vesti di burattini, raccontando le loro gesta in un presente continuo. Come gli eroi classici questi personaggi prendono senso non dalla meta finale, ma dal percorso e dalle esperienze di vita.
Mercoledì 26 dicembre alle ore 19.00 “Le vacanze del bruco Alidoro”, di e con Alessandra Pierattelli. Sembra che trasformarsi in farfalla sia molto faticoso. Almeno a guardare la storia di Alidoro. Sul suo cammino il bruco incontra Lapoleone, il grillotalpa del giardino che da grande vuole fare il bandito; Duccio, il ragno ricordatore, che tesse la sua tela solo quando si emoziona; le lucciole che illuminano la sua prima notte lontano da casa con i racconti di antichi guerrieri che attraversarono il prato prima di lui… Per fortuna, una volta trasformati in farfalle, i bruchi conservano qualche ricordo della loro vita precedente. Forse il colore delle loro ali potrebbe essere un disegno di quello che sono stati. Forse per questo le farfalle sono tutte bellissime e diverse fra loro.
Giovedì 27 dicembre alle ore 19.00 Teatro Pane e Mate propone “Non sempre le cose sono quelle che sembrano”. Una stradina abbandonata è diventata un deposito di tutte quelle cose che non servono più a nessuno. Ma Gianni il musicante e Salva il burattinaio, con la loro inesauribile fantasia, trovano una storia da raccontare e piano piano ogni oggetto dimenticato prende vita… nascono Scarpetta Rossa e il Lupo Baciamano, accompagnati da una vera e propria orchestra. La nonna direbbe che forse il lupo non è più quello delle fiabe di una volta, ma il lupo Baciamano è di certo più romantico…
Venerdì 28 e Domenica 30 dicembre alle ore 19.00 due tappe musicali nel segno del contrabbasso con il concerto di Gloria Griffini e Luigi Correnti che propongono un repertorio di brani scritti da virtuosi contrabbassisti per esaltare le qualità timbriche, dolci e scure, del più grande degli strumenti ad arco.
Sabato 29 dicembre, alle ore 19.00 “A cavallo di uno scherzo”, di Zattera Teatro. Una narrazione teatrale sui temi dell’emarginazione, un viaggio interiore alla scoperta del germe del pregiudizio e del razzismo. Il racconto vuole dar voce e corpo ad alcune intuizioni dei bambini della Shoah, che con le loro “visioni” hanno svelato il male oscuro di una peste che si spargeva per il mondo. Uno sguardo che si domanda il perché della nascita del pregiudizio e dei suoi pericolosi sviluppi, lasciando allo spettatore la libertà di trovare il modo migliore per combatterlo: che sia pregiudizio contro la razza, contro la diversità o contro la libertà di pensiero.
Per chi anche dopo il Cenone non è mai sazio, il nuovo anno comincia con lo Stefano Grasso Fat Trio che martedì 1 gennaio 2019 alle ore 19.00 presenta “Radici”. Come avviene che grandi abbuffate e sveglie la mattina presto diventino due intere suite jazz? Ascoltate il trio e lo scoprirete. Una suite in due parti di brani originali, nati senza dubbio dall’ascolto della musica di Bill Evans e Jim Black, ma anche da grandi mangiate e da sveglie all’alba. Interpreti Marco Confalonieri | pianoforte Vito Zeno | contrabbasso Stefano Grasso | batteria, composizioni.
Mercoledì 2 gennaio 2019 alle ore 19.00 il Quintetto d’archi “Chronochromie” (Elia Leon Mariani, violino; Gabriele Cervia, viola; Simone Ceppetelli, violoncello; Tommaso Fiorini, contrabbasso; Iacopo Rossi, pianoforte) presenta “Die Forelle”, letteralmente “La trota”, una composizione di piacevolissimo ascolto che riesce a trasmettere quiete e buonumore, realizzata da Franz Schubert nel periodo più felice della sua vita.
Giovedì 3 gennaio 2019, alle ore 19.00 spazio al pupazzo Santiago, con la sua vis comica sempre intrisa di malinconia, nello spettacolo “Adagio” di Karlos Herrero. “Il pupazzo che muovo, Santiago è più grande e potente di me e mi fa vedere ogni giorno che devo imparare ‘a non esserci essendoci’, a essere spettatore, in questo caso, di quello che lui sta facendo”.
Venerdì 4 gennaio 2019, alle ore 19.00, si presentano le nuove composizioni del compositore e chitarrista Pino Distaso in un “Duo”, forma che apre dimensioni di dialogo tra la sua chitarra acustica e il violoncello di Luca Colombo: le diverse sfere sonore dei due strumenti a corda si fondono o si oppongono nella natura armonica e melodica dei temi trattati.
Sabato 5 gennaio alle ore 19.00 il ritmo di rullante, agogò, pandeiro, surdo, tamborim, timba, caxixì, repinique e cuica. È il samba dell’orchestra di percussioni Mitoka Samba che dal 1982 s’impegna a diffondere la storia e la cultura brasiliana attraverso la musica. Oggi, grazie all’entusiasmo dell’attuale direttore artistico Jacopo Pellegrini, l’orchestra è in continua evoluzione. Persone di diverse età e professioni uniscono le loro energie in un repertorio esplosivo. I suoni e i ritmi presentati tra colori e spontanea allegria, coinvolgono inevitabilmente il pubblico.
Domenica 6 gennaio alle ore 19.00 per concludere “La disfatta di Roncisvalle”, una riflessione sulla guerra e sulla natura ambivalente dell’animo umano. Teatro Pane e Mate racconta l’incontro casuale di un teatrante ambulante e di un musicista di strada, che viaggia accompagnato da un piccolo orso. Insieme ripercorrono la storia dei paladini di Francia nella battaglia di Roncisvalle. Lo spettacolo nasce da una ricerca sui testi della Chanson de Roland, del Morgante, di Pulci e utilizza pupazzi a stecca e a vista di grandi dimensioni, pupi di latta, ma anche veri attori. Il tutto è accompagnato da musica dal vivo che si serve di strumenti tradizionali dell’Aragon, come il chiflo (flauto a tre fori) e il chicoten (salterio a percussione).