Milano, caccia al “killer del parafango”

0
426

“Il Killer del parafango”, non è un titolo di un B movie ma il nome di una pagina Facebook che abbiamo scoperto dopo essere stati colpiti dal fenomenale personaggio che si aggira nel Municipio 9 di Milano, tra viale Fulvio Testi, via Imbonati, via Valassina e piazza Maciachini.

La pagina è stata creata per monitorare la situazione e raccogliere le denunce dei malcapitati che le cui auto sono capitate sotto i calci del “killer”.

Il 2 novembre il sottoscritto e un altro collega abbiamo scoperto di avere l’auto rovinata all’altezza del parafango, costo stimato del danno 500 euro. Condivisa la triste notizia sulla chat della radio abbiamo così scoperto che tutti o quasi avevano avuto problemi analoghi. Ognuno aveva pensato ad un atto vandalico o a qualche automobilista incauto, invece abbiamo scoperto che non si tratta di casi isolati. Sono centinaia gli automobilisti della zona 9 che hanno avuto l’auto danneggiata.

In zona si aggira un iracheno di 36 anni già individuato e fermato lo scorso inverno a cui sono imputabili 5 casi di vandalismo (quelli in cui è stato colto in flagrante). Il soggetto (ripreso dalle telecamere) si muove con una bicicletta del bike sharing e colpisce con un calcio i parafanghi delle auto. Mentre mesi fa trascorreva le notti nella ex Manifattura Tabacchi di viale Fulvio Testi sembra che ora abbia trovato rifugio in qualche scantinato di via Imbonati. Lo scorso inverno era stato individuato dai carabinieri e denunciato per danneggiamento aggravato plurimo, poi sembrava sparito ed è inveve improvvisamente ricomparso in queste settimane lasciando una scia di auto “bollate” col suo marchio.

I cittadini e i frequentatori del Municipio 9 sono esasperati e chiedono l’intervento delle istituzioni e delle autorità preposte perché è evidente che si tratta di un soggetto con problemi relazionali visto che non compie i vandalismi con lo scopo di avere benefici per se.

https://www.facebook.com/radiolombardia/videos/357057234854381/?__xts__[0]=68.ARBdbn4SWHybmVNrYuAdPs_oZOQPxx5BZqty0G9MbfeTGSxKvJOFyGGxfCCjRDvYJm7JQCfwgRAQ-yl2LupnsZUa2by5m-0CMc0eudl8QFWGkq6I0fy2ah4zNTNft7Sd5lzyU41tKH2LSeue5lDCDfpoc1ZwEq0Zoq-axdf6qtGYBYPNkkuFem1mCCtIL7S3rioRV3hPWKeprlZGYxGxQAbbq6cdy0ouXg&__tn__=-R

Articolo precedenteJethro Tull, tre concerti in Italia a marzo
Articolo successivoC’erano una volta i tagli di Trenord.
Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.