Ventinove grammi di acciaio al carbonio, testa cava esagonale e gambo a torciglione. Scritto con la lettera minuscola è una vite che ha rivoluzionato l’industria italiana. Con la maiuscola è il nome di una famiglia, i Brugola, con più di 90 anni di storia e di successi alle spalle e oltre 800 tipi diversi di viti prodotte solo nello stabilimento Brugola OEB Industriale S.p.A. di Lissone, ben 8 milioni ogni giorno.
La Brugola rappresenta il quarto capitolo del progetto “Forse non tutti sanno che…”, promosso da Assolombarda con l’obiettivo di valorizzare oggetti iconici dell’industria e della cultura italiana.
Dopo la “Schiscetta” di Caimi Brevetti, il primo numero della Gazzetta dello Sport, e i due trofei “Coppa della UEFA Champions League” e l’originale calco in gesso della “Coppa del Mondo FIFA” della G.D.E. Bertoni; da oggi fino a fine novembre, all’interno di Palazzo Gio Ponti (via Pantano 9), saranno esposte le 7 “Viti Critiche” del motore di un’automobile su cui Brugola ha specializzato la propria produzione. Per costruire un motore servono, infatti, circa 100 tipi di viti, sette delle quali sono considerate “critiche”, cioè fondamentali per il suo funzionamento: Viti Testata, Viti Alberi a Cammes, Viti Biella, Viti Volano, Viti Bancata, Viti Albero Motore, Viti Ingranaggi di Distribuzione.
“Forse non tutti sanno che…” si arricchisce, inoltre, di una sala multimediale e multisensoriale che Assolombarda ha voluto dedicare al progetto e che è stata progettata e realizzata da Studeo group. A cominciare dall’esposizione di Brugola e per tutte quelle che seguiranno, i visitatori potranno così immergersi nella storia degli oggetti più celebri del Made in Italy, scoprendo curiosità, caratteristiche e gli aneddoti più originali dei pezzi in mostra e delle rispettive aziende.
“Attraverso questo progetto abbiamo voluto fare di Assolombarda, da sempre casa degli imprenditori, il luogo dove celebrare le tante eccellenze dell’industria italiana e dove vivere la storia delle nostre imprese in prima persona – ha dichiarato Carlo Bonomi, Presidente di Assolombarda –. Oggi, inoltre, inauguriamo un nuovo spazio multimediale che, grazie all’innovazione e alla tecnologia, arricchirà l’esperienza multisensoriale dei visitatori. E siamo orgogliosi di farlo raccontando la storia di Brugola, tre generazioni di Capitani d’industria per oltre 90 anni di successi, testimonianza esemplare della grande capacità di innovare delle nostre imprese”.
“Trovo interessante e stimolante che la vite Brugola possa uscire dagli utilizzi per cui è stata inventata e diventare anche un oggetto da mostrare al pubblico – sottolinea Jody Brugola Presidente diBrugola OEB Industriale S.p.A. -. La vite creata da mio nonno e perfezionata da mio padre ha due caratteristiche fondamentali: un’altissima qualità e un sofisticato contenuto tecnologico, due requisiti che attraverso il nostro prodotto rendono evidente la forte spinta innovativa che muove da sempre l’attività della Brugola OEB. Sono aspirazioni che vogliamo trasmettere a tutti e condividere come patrimonio di valore”.
La Brugola OEB Industriale S.p.A. nasce nel 1926 a Lissone come fabbrica di rondelle, anelli speciali per motori e affini. Verso la fine degli anni Venti, il fondatore Egidio Brugola ebbe l’intuizione di allargare e diversificare la produzione al settore della viteria, iniziando quasi subito a fabbricare viti ad esagono incassato. Una tipologia di vite che, all’inizio del secolo, esisteva già ma nella quale Egidio Brugola credette a tal punto da incentivarne la redazione di una specifica norma di standardizzazione che lo portò anni dopo, nel 1945, a depositare un brevetto. Nel 1927 iniziò la produzione in serie e da allora vi fu una progressiva identificazione del prodotto con il nome del suo produttore tanto che per antonomasia è conosciuta come vite Brugola.
Negli anni l’azienda si posiziona su nicchie di mercato altamente qualificate, diventando una delle leader nel settore dei Fasteners. Gli stabilimenti Brugola OEB Industriale producono 55mila tonnellate di viti all’anno. Per fare un confronto, il Pirellone ne pesa 60.
Nel 2011 Jody Brugola, nipote del Fondatore, inaugura la terza generazione a capo dell’Azienda consolidandone il fatturato, oltre 120 milioni di euro, e realizzando uno stabilimento negli USA. In questo panorama, la Brugola OEB Industriale S.p.A. viene scelta da più case automobilistiche per fornire in esclusiva la bulloneria dei nuovi motori a 3 cilindri. Basti pensare che 1 automobile su 4 al mondo è equipaggiata con Viti Testata Brugola: questo significa 25 milioni di autovetture nel mondo. Perfino l’Apollo 11, che il 20 luglio 1969 ha portato i primi uomini sulla Luna, ha utilizzato le viti Brugola.