Si difendono Giorgio Maria Calori e Carmine Cucciniello, i due primari del Cto Pini di Milano finiti ai domiciliari nell’ambito della nuova inchiesta sul malaffare nella sanità lombarda: soldi e favori per far acquistare costosi macchinari medici al Cto e al Galeazzi. “Leciti i rapporti con le imprese, nessun conflitto di interessi” ha detto il dott. Calori davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia. Ha affermato di avere agito “nell’interesse dei pazienti” il dott. Carmine Cucciniello, che ha brevettato le protesi ortopediche acquistate dalla sua struttura. “Ma non ero io che le ordinavo per conto dell’ospedale” ha detto.