Trony, si complica la vertenza per i 500 lavoratori

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Si complica la vertenza dei circa 500 lavoratori dei 35 negozi del marchio Trony a gestione Dps Group. Il Giudice fallimentare del Tribunale di Milano non ha riscontrato le condizioni previste dalla normativa per fornire l’autorizzazione all’esercizio provvisorio dei punti vendita; il curatore fallimentare procederà dunque con la messa in liquidazione della società. «I lavoratori restano con il fiato sospeso in quanto a seguito del non accoglimento dell’esercizio provvisorio il curatore fallimentare verosimilmente dovrà dare pubblicità alla messa sul mercato degli asset aziendali» ha dichiarato il segretario nazionale della Fisascat Cisl Mirco Ceotto. «Pur rispettosi delle determinazioni raggiunte dal giudice fallimentare competente crediamo sia necessario che l’iter di cessione che si attiverà da qui a breve abbia tempi stretti e sia finalizzato a conservare il maggior numero possibile dei punti vendita e, possibilmente, di occupati» ha aggiunto il sindacalista. «Siamo consapevoli che la fase liquidatoria che si è inaugurata non garantisce la continuità operativa dei rami aziendali e dell’occupazione. Per la Fisascat sarà prioritario, anche con il concorso degli enti locali presso cui insistono i punti vendita, approntare azioni di sistema per non espellere dal ciclo produttivo professionalità ed esperienze consolidate negli anni» ha concluso il sindacalista.

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