Case popolari, presidio davanti a Palazzo Marino

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Un centinaio di persone sono radunate in piazza della Scala, davanti a palazzo Marino, per il presidio organizzato dai sindacati degli inquilini delle case comunali Sunia, Sicet, Unione inquilini, Uniat e Conia, per protestare contro la decisione del Comune di non applicare la riduzione del canone di affitto e il contributo di solidarietà sul riscaldamento per le famiglie con redditi più bassi. L’assessore Gabriele Rabaiotti, con deleghe a Casa e Lavori pubblici, ha incontrato a Palazzo Marino una delegazione dei sindacati inquilini, e, riferisce una nota, motiva così il taglio operato al cosiddetto contributo calore: “Il tema è il contenimento della spesa, come ci è stato richiesto, in una Direzione, quella della Casa, che ha ben pochi margini di manovra. Le risorse non sono state spostate su nessun’altra partita. Anzi, dello stanziamento complessivo di 1 milione e 700mila euro vengono mantenuti 650mila euro anche nel bilancio 2018 che stiamo approvando in Consiglio, perché costituiscano un primo Fondo contributo energia-bollette elettriche; primo perché stiamo anche lavorando per un suo incremento, grazie al contributo di istituzioni private. Questo significa intervenire con una misura di sostegno direttamente connessa al comportamento del singolo nucleo familiare, quindi è possibile utilizzarla come incentivo per un modo di agire migliore: consumare meno, inquinare meno, e di conseguenza anche risparmiare. Quanto allo sconto preventivo sul canone – chiude Rabaiotti – potremo rimetterlo in campo nel momento in cui saremo riusciti a risolvere l’annosa questione della morosità, che questo Comune si trascina da oltre 15 anni”. Inoltre, prosegue la nota, il Comune sta procedendo con un piano di metanizzazione delle centrali, con circa 4 milioni di investimento. Entro il 2019 verranno convertite a metano tutte le centrali ancora a gasolio (il 40 per cento entro quest’anno), il che consentirà un risparmio dei consumi intorno al 40 per cento.

“Ci dispiace che l’assessore alla Casa abbia ricevuto solo oggi una delegazione dei sindacati inquilini, quando in Consiglio Comunale era in corso la discussione per l’approvazione del bilancio, nel quale sono stati tagliati sia i contributi sul canone che sul riscaldamento. Ma ci dispiace ancora di piu che il sindaco non abbia accolto l’invito a incontrare i sindacati inquilini. Perché questi tagli dell’ Amministrazione determineranno un aumento della morosita incolpevole delle famiglie. Abbiamo chiesto all’assessore Rabaiotti di riaprire con urgenza il tavolo per ridiscutere l’accordo. E l’assessore ha dato la disponibilità a parlarne con il Sindaco. Ma a questo punto, a bilancio approvato, le variazioni che potranno essere introdotte avranno tempi lunghi. Ed in ogni caso sarà il sindaco a valutare se le richieste delle organizzazioni sindacali meritano un approfondimento”. Così in una nota le organizzazioni sindacali degli inquilini Sunia, Sicet, Unione Inquilini, Uniat e Conia. L’accordo, riporta la nota, prevedeva abbattimenti sul canone di locazione legati allo stato manutentivo degli stabili e il contributo di Solidarietà sulla quota di riscaldamento per gli inquilini con redditi più bassi inserti nell’Area della protezione. Una delegazione delle organizzazioni sindacali, è stata ricevuta dall’assessore alla Casa, con la partecipazione del Presidente Commissione Casa Simonetta D’Amico. L’incontro “era stato richiesto perché si arrivasse in tempi rapidi a una soluzione concordata su tutta la materia, attraverso l’apertura di un urgente confronto per ridefinire in un nuovo Protocollo d’Intesa le misure di sostegno per gli assegnatari delle case del Comune di Milano. Misure necessarie a garantire la sopportabilità rispetto alle capacità di pagamento delle famiglie stesse”.

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