Morte senzatetto, Majorino: c’è chi sputa su cadavere per fomentare odio

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Sostenere che il Comune di Milano dia la precedenza agli stranieri sugli Italiani nei centri di accoglienza “è una balla pazzesca da parte di chi sta sempre al calduccio e cerca di fomentare l’odio tra le persone. Non c’è nessuna discriminazione, ci sono tra l’altro tanti iItaliani che sono ospitati nei nostri centri di accoglienza. Non c’è nessuna scelta che va nella direzione di premiare gli stranieri. Chi fa queste polemiche mostra di essere un avvoltoio, perché le fa nei giorni in cui è morto un senzatetto italiano. Un cadavere su cui sputa, perché siamo veramente di fronte all’utilizzo di ogni modo per riuscire a fomentare il conflitto tra italiani e stranieri, in un giorno in cui invece dobbiamo lavorare per i centri di accoglienza e per i senzatetto o stare zitti in un momento di raccoglimento”. Pierfrancesco Majorino, Assessore alle Politiche Sociali risponde così alle polemiche seguite alla morte per il freddo di un clochard ieri mattina in zona Stazione Centrale, a margine della conferenza “Le donne scelgono Gori, pari diritti anche in Regione” organizzata presso la sede del comitato elettorale di Giorgio Gori, in Corso Buenos Aires. A replicare all’assessore Majorino è Riccardo De Corato, ex sindaco di Milano oggi candidato per FdI in Regione Lombardia: “Non so a chi si riferisca Majorino quando parla di fomentare odio su un cadavere, di certo non a me, dato che ho parlato delle gravi pecche dell’accoglienza degli italiani il giorno prima che il povero clochard morisse di freddo. Dimostrato questo, l’assessore potrebbe degnarsi di rispondere non dico alle mie accuse ma a quelle di “Striscia la notizia” e dei senzatetto che hanno portato le loro testimonianze. Non è neanche solo questione di priorità ai migranti, è fin peggio: il problema è che nei centri di accoglienza non solo i migranti sono la maggioranza ma delinquono. I ricoveri sono ormai pieni di clandestini che derubano gli italiani, picchiano, spacciano, sfruttano la prostituzione. A questo punto delle due l’una: o Majorino queste cose non le sa nonostante sia l’assessore competente, oppure le sa ma non fa niente e fa finta di non sapere quando si ritrova i senzatetto italiani che preferiscono il gelo siberiano ai ricoveri. Non so quale opzione sia la peggiore. E’ lui che in questo modo sputa sul cadavere del senzatetto morto ieri”.

L’APPELLO: PIU’ ABITI E COPERTE

“Negli ultimi 4 giorni di gelo abbiamo aggiunto 45 posti letto all’interno dei centri di accoglienza che gestiamo in città per dare una risposta alle persone che, invece di dormire in strada, possono trovare calore, accoglienza, pasti completi. Ma per strada c’è ancora chi ha deciso di non accedere ai centri di accoglienza notturna. Ed è per loro, i più fragili ed emarginati, che è necessario agire in modo rapido. I nostri volontari delle Unità di Strada, che la sera mappano diverse zone sensibili della città, cercano di portare sollievo distribuendo tè caldo e panini, ma anche coperte termiche e indumenti pesanti indispensabili per affrontare le notti all’addiaccio. Faccio allora appello a tutti i cittadini milanesi che già in passato, nelle varie emergenze, hanno dimostrato grande solidarietà e collaborazione per portare coperte, sacchi a pelo, abiti da uomo e indumenti per l’igiene intima presso il nostro magazzino di via Aldini 74 (tutti i giorni h.14-18). In questo modo, riusciremo a dare un aiuto collettivo a chi vive il disagio della strada”. Così Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca in merito all’emergenza freddo di questi giorni. Fondazione Progetto Arca – ricorda in un comunicato – mette a disposizione nel complesso a Milano 371 posti letto per persone senza dimora, distribuiti in diversi centri di accoglienza, appartamenti e nell’area di primissima accoglienza organizzata nel “mezzanino”: uno spazio della metropolitana sotto la Stazione Centrale adibita, grazie alla collaborazione del Comune, all’accoglienza in emergenza di un centinaio di persone. Le Unità di Strada sono organizzate quattro sere a settimana, dalle 20.30 a mezzanotte, in diverse zone della città. Guidati da un operatore responsabile, sono un centinaio i volontari che turnano. A questo servizio si aggiunge anche l’Hub mobile reperibile H24 per i casi più urgenti che si individuano in strada e che vengono segnalati dai cittadini al Centro Aiuto del Comune di Milano: tel. 02/88447645–646-647–648–649 dal lunedì al venerdì, dalle 12 alle 24 il sabato e la domenica e dalle 12 alle 20 nei festivi.

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