Si chiude con oltre 6mila visitatori il bilancio 2017 di Palazzo Museo, l’iniziativa che consente di visitare gratuitamente (su prenotazione) le sale e gli spazi della ‘Casa dei milanesi’.
Il dato rappresenta un vero successo, considerati i numeri degli ultimi anni. Nel 2014 i visitatori su prenotazione sono stati 3.343; nel 2015 – anno di Expo – sono stati 5.463 (il dato è riferito alle visite con prenotazione; nei mesi dell’Esposizione era possibile accedere a Palazzo Marino anche nella modalità ‘smart’ che ha fatto registrare altri 6.600 ingressi); nel 2016 le visite prenotate si sono attestate a quota 4.783.
Nel 2017, superando le 6mila presenze, si segna quindi il primato assoluto.
Il visitatore tipo è lo studente: nel 2017 oltre 2mila ragazzi si sono recati in gita a Palazzo Marino con la propria classe di scuola secondaria. Altri 763 provengono dalla scuola primaria e 182 dalle università per giovani e per adulti.
A guidare i ragazzi, così come i gruppi provenienti da associazioni, dai Centri per anziani, dai Cam o dalle Biblioteche, il personale qualificato del Comune.
Tra i visitatori anche 45 persone appartenenti a delegazioni straniere.
Il ‘viaggio’ dentro Palazzo Marino inizia dalla Sala delle Tempere, che conserva quattro grandi tele seicentesche provenienti da Villa Litta Modignani con scene di vita dei santi Pietro e Paolo, opera di un ignoto pittore forse romano.
Si passa poi alla Sala degli Arazzi, dove sono affisse tre rappresentazioni tratte dalla vita di Marco Aurelio. In un quarto, a carattere mitologico, figurano gli eroi Perseo e Bellerofonte mentre combattono contro le belve. Si tratta di prestigiosi arazzi tessuti in botteghe fiamminghe di Anversa e Bruxelles tra il XV e il XVI secolo.
La Sala della Trinità, che in origine doveva essere l’antico oratorio, presenta alle pareti affreschi strappati provenienti dalla chiesa di San Vito in Pasquirolo, attribuiti all’opera di Giovan Mauro della Rovere, detto il Fiammenghino. Inoltre un affresco staccato dalla chiesa di san Vincenzino, opera di Giovanni da Lomazzo, in cui è raffigurato san Vincenzo in abito da diacono con l’attributo iconografico che ne ricorda il martirio, cioè la ruota della Macina.
Dopo la Sala della Resurrezione, il percorso si snoda attraverso la splendida Sala Alessi, il Salone d’onore di Palazzo Marino che prende il nome dall’architetto che ha progettato l’intero edificio, cioè Galeazzo Alessi. Qui, sotto il cornicione, si trovano dodici affreschi con le Nove Muse e gli dei Apollo, Bacco e Mercurio. Due grandi busti posti sopra ai portali rappresentano Marte e Minerva e alcuni bassorilievi in coccio pesto narrano storie mitologiche.
I visitatori possono poi accedere ad altri spazi come la Sala dell’Urbanistica, la Sala Gialla e la stessa sala del Consiglio Comunale. Il percorso si conclude visitando il cortile d’onore e il loggiato.