Sarà un tavolo tecnico operativo quello che si riunirà lunedì prossimo per affrontare i temi sulla sicurezza sul lavoro. È quanto è stato deciso oggi durante la riunione che si è tenuta in prefettura dopo l’incidente sul lavoro alla Lamina di via Rho che ha causato la morte di 4 persone. Le istituzioni presenti oggi “faranno lunedì un passo indietro”, ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala al termine dell’incontro, per lasciare spazio ai tecnici sul modello di quanto già fatto a Expo. Il tavolo avrà come obiettivo quello di arrivare a un “protocollo di intesa fra tutti gli enti”, ha chiarito il prefetto Luciana Lamorgese e partirà però, ha sottolineato Sala, col fare un’analisi per capire “quali sono settori da cui conviene partire”, se dalle medie e piccole imprese o dalle grandi aziende e “quali sono le tipologie di infortuni” su cui concentrarsi. Il tavolo, dunque, “farà analisi e condivisione dei dati per dire dove i controlli insisteranno. È stato fatto poi – ha ricordato il sindaco – un richiamo perché le risorse non sono sufficienti quindi è stato chiesto di fare uno sforzo su questo, di mettere più risorse e uomini a lavoro”. Sala, come il prefetto, si sono detti “molto contenti” di come è andato il vertice perché “ho visto attorno al tavolo zero polemiche, tante proposte”, ha detto il primo cittadino ricordando che “è stata richiamata l’idea di ricostruire un tavolo come quello di Expo che era sempre operativo e le persone che sedevano garantivano un controllo continuo. Per fortuna in quel caso non ci sono stati incidenti ma quello che rimane di buono è il metodo”. Alla riunione odierna hanno partecipato, oltre al sindaco Giuseppe Sala e al governatore Roberto Maroni, anche gli assessori comunali Carmela Rozza e Cristina Tajani, i vigli del fuoco, il procuratore capo di Milano Francesco Greco, il presidente di Assolombarda Carlo Bonomi, Canera di Commercio e Assimpredil con Marco Dettori, Confcommercio con Marco Barbieri, Ats, Inail, l’ispettorato territoriale del lavoro, Confartigianato, Cgil, Cisl e Uil e i sindacati dei metalmeccanici.
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