“Non e’ un sinodo sui migranti, ma una lettura a partire da una domanda: dove Dio sta conducendo la nostra Chiesa, tenendo conto della composizione plurietnica delle nostre comunita’, come debba cambiare la vita di Milano perche’ tutti si sentano partecipi”. Lo ha detto l’arcivescovo Mario Delpini, presentando il sinodo minore che aprira’ domenica in Sant’Ambrogio, in occasione della giornata mondiale del migrante e del rifugiato. L’assemblea dei sacerdoti e di fedeli della Diocesi, convocata con il titolo “La Chiesa dalle genti” per aggiornare le disposizioni del 47esimo sinodo diocesano, celebrato 22 anni fa, rappresenta “una opportunita’ propizia per la Chiesa di Milano per interrogarsi sul suo futuro”, ha detto Delpini. “Il futuro non lo possiamo prevedere, ma ci sono segnali macroscopici che sta nascendo il futuro della citta’ metropolitana e della Diocesi. Il senso di questo sinodo – ha detto Delpini – non e’ una ricetta per risolvere i problemi ma una consultazione capillare su come sara’ il volto della Diocesi nel prossimo futuro e su quali cambiamenti sono necessari nel modo di vivere la testimonianza cristiana. Raccogliamo da tutte le voci disponibili un aiuto a capire quello che sta avvenendo”.
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