Infrastrutture, via libera ai lavori sulla Vigevano-Malpensa

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Luce verde dalla Conferenza dei Servizi della scorsa settimana per i lavori sulla superstrada Vigevano-Malpensa. Il piano di intervento rientra nel Protocollo di Intesa per l’accessibilità ferroviaria e stradale a Malpensa, tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Lombardia, Provincia di Varese, ANAS e RFI ed è stato promosso dal vice ministro Riccardo Nencini che ha commentato: “Avevamo preso un impegno preciso soltanto il mese scorso con l’organizzazione degli imprenditori e i cittadini. Ed è  un impegno che abbiamo mantenuto. Gli interventi sulla Vigevano-Malpensa daranno nuova linfa ai trasporti e all’economia regionale e consentiranno una maggiore accessibilità allo scalo internazionale di Malpensa, tra i primi in Italia per volume di traffico di passeggeri – sono milioni i cittadini e i turisti che transitano da quell’aeroporto – e il primo per il trasporto merci”- ha concluso il vice ministro Nencini.

Il progetto costituisce il completamento dell’itinerario stradale, in parte già aperto al traffico, di collegamento tra l’Aeroporto internazionale di Malpensa e la Tangenziale Ovest di Milano.
Il finanziamento dell’opera è pari a 220 milioni di euro. I comuni interessati dall’opera sono: Abbiategrasso, Albairate, Boffalora Sopra Ticino, Cassinetta di Lugagnano, Magenta, Ozzero e Robecco sul Naviglio, tutti in Provincia di Milano.

Il progetto si sviluppa su 19,123 km, ed è suddiviso in due tratte funzionali: la prima tratta, appaltabile da quest’anno, compresa tra la S.S. 11 –  Comune di Magenta  e l’interconnessione verso Abbiategrasso – Comune di Albairate, per una lunghezza complessiva di circa 8,493 km. La seconda tratta, appaltabile dal prossimo anno, è compresa tra l’interconnessione di Albairate ed il termine del tratto di adeguamento nel Comune di Abbiategrasso, per una lunghezza complessiva di 10,630 km. Il progetto sarà ora sottoposto al CIPE dall’ ANAS. La conferenza dei servizi ha accolto i pareri favorevoli dei Ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali e della Regione Lombardia. Contrari agli interventi la Città Metropolitana di Milano.

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