Emilio Russo dirige 12 giovani attori nella nuova produzione di Tieffe Teatro, Ticket to ride, in scena al Teatro Menotti dal 12 al 31 dicembre. Gli arrangiamenti e le musiche dello spettacolo sono firmate da Andrea Salvadori, compositore e inventore di suoni della Compagnia della Fortezza di Volterra e collaboratore storico di Armando Punzo. Niente celebrazioni sui Beatles, come dichiara lo stesso regista, bensì l’idea è di raccontare, proseguendo sulla linea dell’intreccio tra parole e musica, e omaggiare quella generazione che, spinta da un vento nuovo, voleva ed ha cambiato il mondo. Se i Beatles o gli anni Sessanta hanno avuto un messaggio, era questo: impara a nuotare. Punto. E una volta che hai imparato, mettiti a nuotare.
“Lo spettacolo non è un omaggio ai Beatles o alle loro canzoni – afferma il regista – è un omaggio ad una generazione, quella che ha scoperto all’improvviso che essere giovani non era solamente un passaggio, ma era un tempo da vivere al ritmo di nuovi suoni, di nuove parole, colori, pensieri. I confini e le frontiere, reali e mentali, non erano più fatte per fermare e dividere, ma per superare e incontrare. Nasceva una nuova geografia, un mondo da collegare col filo rosso della voglia e della passione dentro un tempo che non andava più perso. Il sogno delle mille lire al mese era lontanissimo dai progetti di quella generazione, che dentro quella nuova geografia voleva esserci in qualche modo, a volte ci riusciva, molto più spesso immaginava, ma indietro, comunque, non sarebbe più tornata. E allora c’era bisogno di un ticket to ride, un biglietto per viaggiare o per provarci. Ispirazione e modello di quella generazione – di tutte quelle successive – sono stati anche e soprattutto quegli accordi così semplici e strampalati. In quelle parole nuove, in una lingua che all’improvviso avevamo imparato tutti, quella generazione così vicina e così lontana dalle bombe atomiche e dai gas nazisti, così vicina e così lontana dalle nuove guerre e dai muri costruiti ed abbattuti, cercava il senso alla propria vita e il sapore forte della ribellione e la voglia di andare. Ticket to Ride è dedicato proprio alle storie di viaggi fatti e immaginati, partenze e ritorni. Proseguendo la linea della contaminazione tra la parola e la musica lo spettacolo prova a ricostruire atmosfere e suggestioni di un’epoca e una generazione chiamata a cambiare il mondo, o perlomeno a camminare da funamboli sul filo di un finalmente possibile”.