Animali maltrattati per la carità, firme per dire stop

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Nelle giornate del 9, 11 e 12 dicembre in piazza San Carlo a Milano, l’Associazione Onlus M.E.T.A – Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente organizza tre tavoli informativi con raccolta firme per ottenere il divieto di accattonaggio con animali a Milano e provincia. Con l’occasione si raccoglieranno indumenti puliti e in buono stato, coperte e cibo per animali e persone in difficoltà che vivono per la strada. E’ prevista anche una raccolta fondi per donare un sax a Vladislav, un senzatetto che è rimasto senza lavoro e che proprio pochi giorni fa ha ceduto per amore e senso di resposabilità la sua cagnolina bisognosa di cure ad una volontaria che l’ha adottata. Sempre più cittadini – sottolinea Carolina Sala, vicepresidente di M.E.T.A Milano – ci segnalano gravi fatti di accattonaggio con cani maltrattati, strattonati e coercizzati all’immobilità per ore a climi estremi, spesso senza acqua e cibo a disposizione. Abbiamo raccolto testimonianze che segnalano animali malati, strattonati brutalmente e anche picchiati. Per questo da tempo M.E.T.A con il sostegno di P.A.V.I – Partito Attivista Vittime Indifese, si sta battendo affinché sia vietato l’accattonaggio e le raccolte fondi con animali di qualsiasi specie: cani, gatti, pappagallini e conigli. Abbiamo avuto modo di verificare grazie ai nostri controlli e quotidiane segnalazioni che questo fenomeno è in aumento e per puro scopo di lucro: gli animali, soprattutto cani, cambiano in continuazione e sono sfruttati anche cuccioli di cani di razza. Gli animali provengono presumibilmente da traffici da Paesi dell’est che forniscono cuccioli al racket che si è organizzato fornendo cani chippati e apparentemente incontastabili. I cani spesso dormienti vengono sedati con farmaci o alcolici. La situazione ci sembra fuori controllo.” Le due associazioni fanno notare come le sanzioni siano previste solo per accattonaggio con cuccioli, cani malati o gravidi: spesso però non sono applicate e comunque non sono esigibili visto lo stato di indigenza di chi commette il reato. Si chiede inoltre ai Comuni e alle ATS di responsabilizzarsi maggiormente e più velocemente per dare dignitose alternative alla strada a persone sole, anziane, invalide e senza fissa dimora che abbiano come unica compagnia il proprio cane, prevedendo anche ricoveri di emergenza anche per il periodo invernale visto che in dormitori e mense pubbliche è vietato l’accesso ai cani.

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