Hozier a Sanremo con “Take me to the church”, inno contro l’omofobia

0
1048

Hozier, il cantante irlandese, si esibirà per la prima volta sul palco del Festival di Sanremo con la hit mondiale – diventata l’inno contro l’omofobia – “Take me to the church” che nel nostro Paese ha conquistato 5 Dischi di Platino .
Contemporaneamente, HOZIER ha deciso lanciare la campagna sociale contro la violenza domestica#FaceUpToDomesticViolence attraverso il brano  il nuovo singolo radiofonico“Cherry Wine”.
I proventi realizzati dalla vendita del singolo su iTunes verranno donati da ogni Paese che ha aderito all’iniziativa, ad una serie di organizzazioni benefiche che si occupano di dare assistenza alle vittime e ai sopravvissuti di violenze domestiche e allo stesso tempo si impegnano nella difesa e nella sensibilizzazione della comunità. Per quanto riguarda l’Italia è stato scelto Telefono Rosa.
La premiere del video, che prenderà di petto la questione e che si preannuncia potente, è stata fissata per il giorno di San Valentino e vede la partecipazione dell’attrice irlandese Saoirse Ronan, nominata ben due volte agli Oscar, in un ritratto commovente di una donna che combatte contro una relazione violenta. Nel video, diretto dal regista irlandese – vincitore di un EMMY – Dearbhla Walsh, anche l’attore Moe Dunford(Vikings, Game Of Thrones).
Sia Hozier che Saoirse Ronan sono recentemente stati inseriti dalla rivista americana Forbes tra i primi 30 “under 30” più influenti nel mondo dello spettacolo europeo.

Articolo precedenteStazione centrale, pulizia ‘sperimentale’
Articolo successivoSgarbi, non mi candido
Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.