THE BROTHER FIRETRIBE

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Foto e report del concerto dei THE BROTHER FIRETRIBE, tenutosi il 02/11/2017 presso il Legend club di Milano (MI).

Concerto:   Brother Firetribe + Shiraz Lane

Data:                 02 Novembre 2017

Location:            Legend Club – Milano

Report e foto a cura di Simone Scavo

Sono passati ben 9 anni e mezzo dalla loro prima ed unica data milanese, quando suonarono all’Alcatraz di spalla ai Pain e da allora la loro fama in Europa è cresciuta grazie ai successivi 2 album. Non è solo la band dove suona il chitarrista Emppu dei Nightwish, i Brother Firetribe sono una delle migliori band del panorama AOR, hard rock melodico della Scandinavia. Come gruppo spalla ci sono in connazionali Shiraz Lane, un giovane quintetto autore di un energico slaze / hard rock arrivato lo scorso anno all’esordio con il buon “For Crying Out Loud” uscito tramite la prestigiosa Frontiers Music.

Il tour che porta i Brother Firetribe qui a Milano è nato per celebrare i loro 15 anni di attività ed è una splendida notizia per gli amanti di queste sonorità, poiché è raro poterli apprezzare live dati i numerosi impegni di Emppu con i Nightwish. Ottima la scelta della location, il Legend Club garantisce la giusta capienza ed un’ottima acustica per godersi appieno uno show di questo genere.

 

Shiraz Lane

Nonostante la giovane età la band finlandese sin da subito dimostra un’egregia attitudine on stage, trasmettendo energia sin dalle prime note grazie soprattutto alla grinta del bravo vocalist Hannes Kett, che per l’intera durata dello show si muoverà per tutto il palco – e oltre – del Legend. Da tenere in considerazione che hanno vinto due contest dal vivo come l’Hard Rock Rising nel 2014 e il Wacken Metal Battle nel 2015.

L’esibizione si apre con quello che è il loro singolo “Wake Up” che da subito la “sveglia” i presenti. La voce acuta e tagliente Hannes è ben impostata e gli altri musicisti si dimostrano all’altezza del compito. Si salta con la successiva “Begging For Mercy” per arrivare alla nuova “Harder To Breathe”, per il quale il mese scorso è stato reso disponibile il video e che farà parte del prossimo studio album, atteso per inizio 2018; una buona traccia piuttosto cadenzata che richiama gli svedesi The Poodles. Dopo la presentazione della band, ecco un altro nuovo brano in anteprima dal titolo “People Like Us” anche questo piuttosto cadenzato, ma dal chorus che ben si presta a coinvolgere il pubblico. Da due brani che troveranno spazio nel futuro, si va al passato con altrettanti due brani quali “Story To Tell” e “Mental Slavery” originariamente presenti sul loro EP “Be The Slave Or Be The Change” e che successivamente sono stati inseriti nell’esordio. Si chiude sulle note dell’allegra “Out There Somewhere”, singolo anch’esso del primo EP dove il vocalist ed il bassista ad un certo punto scendono festosi tra il pubblico.

Il loro show è un concentrato di energia in una mezz’ora fatta di ritornelli catchy e coinvolgimento del pubblico che, anche se non particolarmente numeroso, ha comunque dato prova di grande partecipazione. Alla fine è stata una festa!

Scaletta:

Wake Up

Begging For Mercy

Harder To Breath

People Like Us

Mental Slavery

Out There Somewhere

 

Brother Firetribe

Alle 21.00 precise la band prende possesso del palco, suonando l’intro “Sunbound”, title track del recente nuovo grande album uscito in Aprile sulle cui note fa il suo ingresso il vocalist Pekka Heino, che in passato si era fatto notare per i tre album con i Leverage. Un ingresso molto cordiale e compiaciuto, seguito da grandi sorrisi e strette di mano ai presente in prima fila. Della folta bionda chioma della passata esibizione all’Alcatraz nel 2008 oggi non vi è più traccia: capelli scuri, corti e ben pettinati sembrano averlo ringiovanito. Seguendo l’inizio dell’album il primo brano è “Help Is On The Way”, una delizia complice l’ottimo bilanciamento dei suoni e la bravura dei vari musicisti. Emppu come è suo solito suona la chitarra dispensando sorrisi e non solo: a molti delle prime file durante lo show ha regalato i suoi plettri (Pekka scherzando ha ironizzato dicendo di non continuare a regalarli, ma di venderli che devono guadagnare più soldi possibili). Da un punto di vista tecnico il vocalist ha invece avuto un inizio non troppo convincente mostrando incertezza nelle note più alte. Forse gli serviva un po’ per scaldarsi perché con il proseguire dello show la sua voce ha acquisito sicurezza su ogni tonalità. La sua esibizione è comunque stata nettamente superiore rispetto alla data del 2008, anche come intrattenitore tra un brano e l’altro, scherzando sulla scaletta e con il pubblico rendendo lo show decisamente divertente. La setlist è stata ben bilanciata tra brani del passato e quelli più recenti mentre il pubblico si è dimostrato preparato cantando i chorus ad ogni occasione. Tra i brani più acclamati occorre menzionare “I’m On Fire”, davvero entusiasmante dal vivo con il contributo del pubblico, “Heart Full Of Fire”, la cui versione in studio vedeva Anette Olson, ma qui ben interpretata da Pekka, “Last Forever” (dove Pekka sempre in modo comico e divertente ha spiegato quanto attendano e amino l’Estate, anche la Primavera … solo gli ultimi 2 giorni, visto che in Finlandia le altre stagioni sono tutte buie) e “Big City Dream”. Un po’ sotto tono è stata “Shock”, che forse ha spezzato il ritmo dello show.

Dopo un breve encore i 5 rientrano per la conclusiva “I Am Rock”. Dopo un’ora e un quarto si chiude lo show, lasciando un po’ amareggiati poiché ci si aspettava qualche brano in più, come ad esempio “Wildest Dreams” e “Midnite Queen” tagliati dalla scaletta.

Ad ogni modo è stato un grande appuntamento per gli amanti dell’AOR e melodic rock, professionisti ed ottimi musicisti hanno suonato ogni canzone come su disco, niente sbavature. Hanno detto che torneranno e noi li aspetteremo!

 

Scaletta

Sunbound

Help Is On The Way

Indelible Heroes

One Single Breath

Heart Of The Matter

For Better Or For Worse

Shock

Runaways

Last Forever

Taste Of A Champion

I’m On Fire

Big City Dream

Give Me Tonight

Heart Full of Fire

– Encore –

I Am Rock

 

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