Mario Mantovani avrebbe pagato mutui privati con i soldi pubblici della Regione Lombardia. Questa, in sintesi, l’accusa contro l’ex vicepresidente e assessore alla Sanità del Pirellone nel nuovo filone di indagine che lo vede accusato di peculato. Oggi la Guardia di Finanza ha sequestrato al politico, che siede tra i banchi azzurri al Consiglio Regionale, beni per 1,3 milioni di euro: denaro su conti correnti,la settecentesca Villa Clerici di Rovellasca a Cuggiono, nel Milanese, e un appartamento di via Veniero a Milano. Secondo l’accusa le onlus del gruppo Sodalitas e della Fondazione Mantovani, che gestiscono case di riposo e godono di contributi regionali, avrebbero pagato conratti d’affitto fittizi per due immobili riconducibili al politico e alla moglie, spazi che non venivano usati. Il gip afferma che con questi fondi pubblici l’ex vicepresidente della Regione avrebbe prevalentemente pagato i mutui per l’acquisto del proprio patrimonio immobiliare, intestato a fiduciarie o a società di comodo. “Dopo l’attacco politico l’attacco alla mia storia imprenditoriale” ha commentato l’interessato. Nell’inchiesta sono coinvolte in tutto nove persone.