“La nostra regione e’ leader in Italia e in Europa in ricerca e innovazione e, in particolare, per investimenti e numero di occupati in ricerca e sviluppo, che ammontano rispettivamente a 400 milioni di euro e 3mila unita’, numeri enormi. Siamo la seconda regione per l’export, che vale quasi 5 miliardi di euro in questi settori. La Lombardia conta circa il 50% delle sperimentazioni cliniche in Italia e 700 milioni di euro investiti in studi clinici negli ultimi tre anni. Un terzo delle imprese biotech e dei dispositivi medici presenti in Italia sono in Lombardia e in specialmente a Milano e nell’area circostante”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, questo pomeriggio, intervenendo, al Museo della Scienza e della Tecnologia, a Milano, al convegno ‘Harnessing new tecnologies in healthcare for outcomes’, nell’ambito del G7 della Salute.
“Per sostenere investimenti in ricerca e innovazione l’anno scorso abbiamo approvato una legge regionale, e siamo la prima Regione a farlo, il cui nome e’ ‘Lombardia e’ ricerca e innovazione’, con una dotazione di circa 200 milioni di euro per investimenti in ricerca e innovazione, trovando anche investimenti privati – ha ricordato Maroni-. Questo e’ il percorso attraverso il quale stiamo cercando di raggiungere uno degli obiettivi piu’ ambiziosi di questa legislatura, quello di portare l’investimento in ricerca e innovazione dal 1,6 per cento, quale era all’inizio del mio mandato, al 3 per cento del pil regionale, l’anno prossimo, cioe’ circa 10 milioni di euro ogni anno investiti in ricerca e innovazione, sia pubblici che privati”.
EMA – “Confidiamo che tutto questo impegno venga riconosciuto, a noi come anche al Comune di Milano e al Governo, dalla Commissione europea il prossimo 20 novembre, e che a Milano venga data la possibilita’ di ospitare la nuova sede dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco – ha proseguito -. Milano e la Lombardia sono pronte a diventare il punto di riferimento in Europa e non solo in Europa delle scienze per la vita, in cui investiamo molte risorse, abbiamo le persone giuste, sia nelle Universita’ che nel settore privato per diventarlo”. “Regione Lombardia, come molte altre Istituzioni e realta’ lombarde, ha fatto e sta facendo la sua parte – ha concluso Maroni -. Speriamo davvero che la decisione venga presa sulla base dei dossier, in particolare su quello che abbiamo presentato noi, in collaborazione con il sindaco di Milano Sala e con il Governo”