Ponte di Ognissanti all’insegna delle gite fuoriporta anche lungo il tracciato di A58-TEEM, che, dà accesso anche a 35 chilometri di nuovi percorsi ciclopedonali ideali per scoprire tesori ambientali e architettonici. Tutti i caselli di A58-TEEM (33 chilometri da Melegnano ad Agrate Brianza connessi a sud con A1 Milano-Napoli, al centro con A35-BreBeMi e a nord con A4 Torino-Trieste) distano, pochi metri dalla rete di mobilità dolce realizzata grazie agli investimenti sostenuti dai Soci privati della Concessionaria Tangenziale Esterna SpA. E sono proprio i funzionali raccordi tra i percorsi ciclopedonali e le uscite di Vizzolo Predabissi, Paullo, Pozzuolo Martesana, Gessate e Pessano con Bornago che valorizzano A58-TEEM di fronte a quanti intendono immergersi nella Natura dopo aver percorso l’Autostrada, parcheggiato i mezzi in sicurezza e scaricato le biciclette.
Si può immaginare che, in occasione del Ponte di Ognissanti, Comuni come Vizzolo Predabissi, Melegnano, Cerro al Lambro, Comazzo e Pozzuolo Martesana, lambiti come sono dall’Autostrada e dai percorsi ciclopedonali, si confermino poli d’attrazione per gli escursionisti alla ricerca di aria buona senza dover pagare pegno ai divieti di circolazione.
La rete di mobilità dolce (otto chilometri) adiacente al casello di Vizzolo Predabissi permette, difatti, di inoltrarsi, lungo tracciati protetti, nelle campagne antistanti le sponde del Lambro e di raggiungere l’oasi avifaunistica creata in corrispondenza di un’ex cava rinaturalizzata dalla Concessionaria e diventata rifugio persino di cigni neri.
Sempre i percorsi ciclopedonali (dieci chilometri) garantiscono, inoltre, i collegamenti ecologici tra Comazzo e Merlino, fulcri di una porzione del NordLodigiano bagnata da Adda, Muzza e Fontanile Rile, e conducono alla chiesa bramantesca di San Biagio di Rossate, riportata allo splendore dal restauro finanziato da Tangenziale Esterna SpA.
Seguendo da sud verso est dell’Area Metropolitana la direttrice segnata dai caselli di A58-TEEM, merita una gita fuoriporta pure la rete di mobilità dolce che, partendo da Paullo e da Zelo Buon Persico, consente di ammirare Cascina Villambrera, le riserve umide sul corso della Muzza, la Villa Pompeiana e le Oasi Bosco del Mortone e Garzaia. L’uscita di Pozzuolo Martesana viene privilegiata, invece, dagli aficionados dell’avifauna desiderosi di inquadrare nei loro binocoli e teleobiettivi gli esemplari di moretta tabaccata, moriglione, svasso, cavaliere d’Italia, airone cinerino e gruccione che hanno nidificato nel santuario del bird-watching in cui è stata trasformata la locale ex cava.
Anche l’ampio territorio solcato dalla Martesana, dal Molgora e del Villoresi che si sviluppa in prossimità dei caselli di Gessate e di Pessano con Bornago calamita, infine, ciclisti e camminatori all’interno di un’area innervata da percorsi ciclopedonali allo scopo di esaltarne l’alto pregio naturalistico e la vocazione all’attività agricola.