Banche, capitali e imprese in fuga dalla Catalogna indipendentista

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Mentre gli indipendentisti catalani, appoggiati in giro per l’Europa dall’estrema destra anti Ue e dagli altri movimenti autonomisti come la nostra Lega Nord, marciano verso la dichiarazione di indipendeza, i soldi iniziano a fuggire dalla Catalogna. Ieri Banco Sabadell, importante istituto di credito catalano, ha deciso in fretta e furia di trasferire la sua sede sociale a Valencia. Lo stesso farà oggi CaixaBank, la terza più grande della Spagna, che sceglie Palma de Mallorca. Per i clienti il timore maggiore è che i rispettivi istituti di credito si trovino presto fuori dalla zona euro. Con il rischio di rimanere senza l’accesso imprescindibile alla liquidità della Banca Centrale Europa. La stampa spagnola, incluso le principali testate catalane, riferisce che alle banche stanno arrivando richieste di ritiro di capitali.  Da qui le riunioni di emergenza dei consigli di amministrazione per correre ai ripari prima che sia troppo tardi, sempre che poi indipennza sia. Il governo di Madrid inoltre sta varando a tutta velocità una legge per facilitare l’uscita “express” delle imprense dalla Catalogna. Nelle ultime ore arriva notizia che altre due grandi società, Abertis e GasNatural, sono pronte a trasferire le loro sedi.

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