C’era una volta il diritto

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C’era una volta il diritto. Il diritto è garanzia di libertà e pari condizioni. Il diritto dell’uomo e della donna a essere uguali. Il diritto, prevalente e più importante, dei bambini. Il diritto a non discriminare per razza, o inclinazioni sessuali. Sono tutti diritti. Questa estate, dal punto di vista dei diritti, è stata terribile. Vorrei fare un disclaimer, una avvertenza: non se ne fa un discorso politico. Anche perché diritto è libertà, ed è un diritto avere qualunque opinione. Però, in questo 21 settembre, giorno in cui l’estate sta finendo, un anno se ne va, stiamo diventando grandi eccetera eccetera, non possiamo che registrare che abbiamo cominciato con le polemiche sulle cameriere di colore in un hotel di montagna perché non sembrano heidi anche se sono italianissime. Poi sono arrivate le polemiche sui lidi fascisti, e poi ancora – in una sequenza incredibile – le proteste per gli annunci di affitto casa vietati agli omosessuali. Poi, l’apoteosi della stupidità: pezzi celebrativi di quei dementi che pretendono di affittare camere di albergo solo a chi non ha figli, ignorando evidentemente che i bambini hanno non solo i diritti di tutti, ma più diritti di tutti gli altri. E questo per legge, non perché lo dice Fabio Massa. Ma di dementi è pieno il mondo, così l’ultima di oggi è che uno stabile a Bologna non vuole affittare a stranieri anche se regolari. Di questo passo, a forza di vietare l’affitto ai gay, ai neri, ai leghisti, ai berlusconiani, ai centri sociali, alla sinistra arcobaleno, ai riformisti, alle donne, ai bambini, agli interisti, agli juventini, ai milanisti e ai laziali, per non dire dei romanisti. Di questo passo l’unico che potrà affittare casa sarà il mio cane. Buon per lui. Anzi, lei. Che padrone fortunato che sono.

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