C’era una volta la giustizia, quella bella.

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C’era una volta la giustizia, quella bella. La giustizia dovrebbe essere, e mi si passi il termine, consolante e consolatoria. Dovrebbe spingere alla fiducia. E invece. Invece in Italia è tutto l’opposto. Avere giustizia è pratica complicata. A livello civilistico, si vedono le cose più turpi. Richieste danni immotivate che ingolfano i tribunali che alla fine non pagano neppure le richieste danni motivate. E poi c’è la questione politica che prima o poi andrà indagata. La questione politica, grande incognita. La domanda è semplice: perché una persona normale, che ha un lavoro decente, che ha una professionalità magari spendibile anche a livelli medio-alti, dovrebbe voler fare politica per guadagnare quattro soldi ed essere praticamente certa di finire nelle grinfie della giustizia? Mi spiego meglio: sapete che tutti quelli che hanno organizzato le Olimpiadi Invernali di Torino sono finiti sotto processo, salvo essere poi scagionati per la gran parte? Sapete che tutti quelli che hanno avuto a che fare con Expo sono finiti indagati? E perché Sala avrebbe mai dovuto prendersi la grana di finire in orario quello che Glisenti, Stanca e tutte le altre comparse avevano provveduto a ritardare, sapendo che alla fine delle Esposizioni sarebbe stato castrato dalla giustizia? E perché mai uno dovrebbe fare il sindaco di una città magari di provincia, con tutti i problemi delle periferie, per 26mila euro lordi l’anno, che è esattamente lo stipendio medio di un sindaco in un piccolo comune? Molto meglio farsi assumere, raccomandato, come dirigente pubblico nello stesso comune, a 100mila. Zero responsabilità politiche, e se per caso qualcuno ti indaga, puoi sempre dire che te l’ha ordinato il sindaco, ovvero quel fesso che prende 4 volte meno di te e ci mette la faccia. Ecco, la verità è che la mancanza di giustizia, e il rapporto incestuoso tra giustizia e politica, con i politici che fanno i giudici prima dei processi e i giudici che fanno i politici prima di candidarsi, tutto questo porta a un risultato talmente assurdo da risultare kafkiano. Per oggi chiudiamo qui. Cerchiamo di vivere felici e contenti, anche se è complicato.

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