Don Fidelmo Giuda. Lo ha scritto Forza Nuova su uno striscione appeso la notte scorsa all’ingresso della chiesa di San Michele a Cantù (Co). L’organizzazione di estrema destra ce l’ha con il parroco che ha osato difendere il diritto degli islamici a pregare. A fine agosto, infatti, il sindaco leghista di Cantù, Edgardo Arosio, aveva vietato la celebrazione della Festa del Sacrificio, una delle ricorrenze religiose più importanti per i fedeli dell’Islam, diffidando l’associazione islamica di Cantù dall’usare il suo capannone perché l’edificio non è ufficialmente una moschea. La comunità ha celebrato ugualmente la festa in un tendone montanto vicino al capannone. A don Fidelmo arriva la solidarietà della Fim Cisl: “La Fim Cisl Lombardia esprime piena solidarietà a don Fidelmo, sacerdote di Cantù bersaglio, la scorsa notte, di uno striscione con cui Forza Nuova, movimento politico di nostalgici degli anni più bui del nostro Paese e quanto di più distante possa esistere dal Vangelo, lo accusava di essere un traditore per aver preso posizione contro la decisione del sindaco di diffidare l’associazione Assalam a utilizzare il capannone, di proprietà dell’Associazione stessa, per celebrare la Festa del Sacrificio”.