“Letargo da caldo” per le piante. Nelle città, dove le isole di calore sono più ampie e intense – spiega la Coldiretti Lombardia – gli alberi e il verde si stanno paralizzando per l’afa: riducono l’attività, vanno in dormienza e cercano di superare così l’ondata di afa. E’ quanto risulta da una rilevazione dei florovivaisti della Coldiretti su parchi pubblici e giardini privati. Solo a Milano il fenomeno riguarda circa duemila ettari di prati, alberi e arbusti. “Con queste condizioni meteo – afferma Macello Doniselli, florovivaista di Bollate – è importante dare solo acqua, senza usare concime, o trattamenti anti parassitari che aggiungerebbero solo stress. Quando le temperature sono così alte, le piante si difendono andando quasi in letargo, un po’ come avviene d’inverno, ma con la colonnina del termometro rovesciata”.
Bisogna evitare di irrigare durante il giorno – afferma Coldiretti Lombardia – ma utilizzare la fascia dalle 22 alle 6 del mattino. “Altrimenti – spiega Tiziano Cozzaglio, Presidente dei florovivaisti di Milano Lodi e Monza – da una parte si disperde l’acqua per evaporazione e dall’altra si rischia l’effetto sauna su piante e foglie, rovinandole e in alcuni casi addirittura bruciandole”. Ogni sera – conclude Coldiretti Lombardia – è poi consigliabile un giro di ricognizione per verificare che l’erba non cominci a prendere un colore grigio-bluastro che è primo sintomo dell’agonia vegetativa e le foglie non inizino ad appassire.
“Le piante e il verde non sono un semplice abbellimento estetico delle nostre città e delle nostre case, ma sono elementi strategici per la qualità della vita, la salute e la lotta all’inquinamento urbano – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – se perdiamo il verde, perdiamo una barriera importante contro polveri e smog”. Secondo una stima del CNR – spiega Coldiretti Lombardia – i duemila ettari di verde di Milano sono in grado di assorbire fra le 60 e le 100 tonnellate di PM10 e gas ogni anno: nei Giardini di Porta Venezia, un ippocastano riesce a fermare in media ogni anno 225 grammi di polveri sottili PM10, un tiglio supera i 250, una farnia 170 e una magnolia 111, mentre un acero riccio sfiora i 190 grammi all’anno. Inoltre una pianta adulta traspira fino a 450 litri di acqua al giorno e questo, insieme all’ombreggiamento, permette di abbassare la temperatura dell’area circostante.