E’ ancora grande Geas in questi playoff: nella calda domenica pomeriggio del PalaNat, una prestazione da applausi onora al meglio la prima uscita ufficiale del neo-presidente Filippo Penati. Le rossonere vanno 1-0 su Ferrara (70-54) nella serie di finale del proprio tabellone, al meglio delle 3 partite, che darà accesso allo spareggio per salire in A1 contro la vincente della sfida fra Bologna e Vicenza (gara-1 vinta dalle emiliane). Sestesi sempre avanti, a parte i primissimi minuti, con tante protagoniste, guidate da Arturi (10 punti con 4/4 al tiro nel solo primo quarto) ed Ercoli (20 punti e 13 rimbalzi); le ospiti hanno saputo riavvicinarsi da -17 a -7 ma la nuova fuga del Geas è stata definitiva. Scacciato così anche il ricordo amaro della sconfitta che le rossonere subirono a marzo da parte di Ferrara in Coppa Italia di A2. La serie è ben indirizzata ma ovviamente è solo il primo capitolo: gara-2 si gioca giovedì 25 a Ferrara; l’eventuale gara-3 domenica 28 di nuovo al PalaNat.
La perfezione non è di questo mondo, e il Geas non fa eccezione, ma per i suoi ultimi 5 minuti del primo quarto di gara-1 con Ferrara si rischia di adoperare quel termine: le rossonere sono protagoniste di una mareggiata. Un parziale di 18-0 sommerge le emiliane, in un contesto di gioco spettacolare: da -1 le ragazze di Cinzia Zanotti passano a un +17 (29-12) che risulterà di fatto essere decisivo. E’ la capitana ad indicare la via: Giulia Arturi spacca la partita con due triple, un assist a tutto campo per Barberis e un canestro da due che vale il prezzo del biglietto: rimbalzo con perfetto tagliafuori della sua avversaria, palla raccolta ad altezza-palleggio, campo bevuto in un amen, due punti in entrata di sinistro. Ma, contrariamente all’episodio della sconfitta con Ferrara nei quarti di Coppa Italia (quando segnò 27 punti su 56 della squadra), Arturi è tutt’altro che sola: la partita delle rossonere è un lungo elenco di preziosità. A partire dalle mosse di Cinzia Zanotti, che ha messo in campo le contromisure giuste alle difese miste (“box and one” su Galbiati, “triangolo e due” su Arturi e la stessa Virginia) che tanto male aveva fatto in quel precedente. Ercoli, in particolare, ha giocato un incontro straordinario. Padrona assoluta dei tabelloni, precisa nel convertire a canestro i bellissimi passaggi ricevuti un po’ da tutte le compagne, “Elison” ha consentito alle compagne di variare i temi con un “dentro e fuori” che ha stordito le avversarie; le emiliane hanno pagato sotto le plance l’assenza di un centro vero. Solidissima Veronica Schieppati, sia nel consueto lavoro difensivo, sia in fiondate dalla media che hanno tenuto a distanza le avversarie. Super Barberis, reattiva come nelle migliori giornate, vera riciclatrice d’oro, avendo trasformato palloni-spazzatura in punti fondamentali. La stessa Gambarini ha messo in mostra punte del suo riconosciuto talento e non ha fatto mancare assist spettacolari e canestri pesanti. Anche Virginia Galbiati, “sorvegliata speciale” dal coach avversario Chimenti per limitare il principale terminale offensivo del Geas, si è fatta notare, nel contesto di una partita di sacrificio, per assist, intercetti, spinta e contropiede. Insomma un gran bel concerto per uno spartito molto simile a quello di gara-2 a Marghera, contro una squadra però di maggiore consistenza: avvio fulminante, lunga pausa (ma avversarie arrivate al massimo a -5), recupero quasi immediato della doppia cifra di vantaggio e dominio, anche atletico e morale, nel finale. Proprio un calo anche prolungato porta sulla terra il Geas: Ferrara si scuote e fa vedere perché è arrivata terza (e in ascesa lungo il campionato) nel girone B. Soprattutto la mano educata di Ramò, occasionalmente aiutata da Cigic e Santarelli (calata invece dopo 7 punti iniziali Diene; meno incisiva Cupido rispetto alla Coppa Italia), richiama alla realtà le rossonere, che però sanno scuotersi riprendendo la corsa dove l’avevano interrotta. Barberis e Gambarini alzano il volume, con iniziative di carattere e sostanza, supportata dal “muro” Schieppati-Ercoli e da una regia attenta di Arturi, chiamata, soprattutto nel finale, a moderare ritmi e tempi. Il vantaggio risale: dal +7 dell’intervallo al +12 di fine terzo quarto (58-46) e poi al +18 a metà dell’ultimo (68-50). Nota particolarmente positiva nel gran caldo di un PalaNat gremito proprio la tenuta fisica delle rossonere, le cui rotazioni a questo livello forzatamente si restringono. In difesa i cambi sistematici delle avversarie hanno impedito scarichi per le temibili tiratrici da tre di Ferrara, in particolare per Miccio, tenuta a 5 punti: così le manovre delle ospiti sono risultate spesso lente e faticose. Ma giovedì sera sul parquet emiliano sarà ancora un’altra storia: se il Geas vuol chiudere la serie sul 2-0 dovrà mettere in campo altri “miracoli”, a partire dalla continuità difensiva. Per ora nei playoff la squadra viaggia a 5 vittorie su 5, con distacchi medi di oltre 15 punti. Un lavoro straordinario che merita di essere completato.