Ricerca e innovazione, Milano prima in Italia

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L’innovazione, in Italia, ma anche in Europa, secondo i dati della Camera di commercio, passa per Milano. La città, con oltre 13 mila attività (+1,7%) si conferma prima in Lombardia ma anche in Italia, precedendo di poco Roma. E le imprese lombarde spendono in ricerca e sviluppo più di 3 miliardi di euro all’anno sugli 11 a livello nazionale (27,4%) e danno lavoro a 33 mila addetti su 50 mila totali se si considerano tutti i settori istituzionali, comprese università ed enti pubblici. La Lombardia si piazza all’undicesimo posto tra le principali regioni europee per spesa totale in ricerca e sviluppo (4 miliardi e mezzo di euro), subito dopo Rhône-Alpes e Stoccolma ma prima di Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Madrid, Lazio e Catalogna. Di innovazione si è parlato in un convegno alla Camera di commercio. “L’innovazione nelle fonti rinnovabili è un fattore sempre più importante nella competizione della nostra economia e delle nostre imprese e allo stesso tempo determinante per la sfida futura della qualità della vita dei cittadini – ha dichiarato Alberto Meomartini, vice presidente della Camera di commercio di Milano e presidente dell’azienda speciale  Innovhub Stazioni Sperimentali per l’Industria – . Una sfida su cui siamo impegnati come Camera di commercio, accanto alle imprese e insieme alle associazioni e al mondo delle università per favorire momenti di incontro e di confronto, finalizzati al rafforzamento della nostra ricerca e alla diffusione e applicazione delle tecnologie”.  Per Carlo di Primio vice presidente AIEE, l’Associazione Italiana Economisti dell’Energia: “Abbiamo promosso un momento di aggiornamento sugli ultimi trend delle energie rinnovabili. Siamo infatti impegnati nello scambio di idee ed esperienze tra esperti del settore energia. C’è un utilizzo crescente delle fonti rinnovabili a livello internazionale e nel nostro Paese, con un impatto positivo, sia per i costi, che per benessere e salute, sulla vita quotidiana dei cittadini”. Innovazione in Lombardia: un settore che nel 2016 può contare su 26 mila imprese circa e che rappresenta oltre un quinto del totale italiano (21,6%), con punte del 42% nella farmaceutica e del 31% nella chimica. In generale la crescita in un anno è dell’1,1% ma si registrano anche un +14,4% nella fabbricazione di robot industriali e un +5% circa negli aeromobili e veicoli spaziali e nella ricerca scientifica e sviluppo. A Milano, seguono Brescia con 2.578, Bergamo con 2.229, Monza e Brianza con 2.078 e Varese con 1.606 che si piazzano tutte tra le prime 20 italiane. La crescita maggiore a Sondrio e Monza e Brianza, +3%. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al 2016 e 2015, Istat e Eurostat 2013. L’innovazione italiana conta 119 mila attività (+1,4%). Con 44 mila imprese che si occupano della produzione di software e consulenza informatica, circa 23 mila di architettura, ingegneria, collaudi ed analisi tecniche, 22 mila di commercio tramite internet, 10 mila di telecomunicazioni mentre le crescite maggiori si registrano nei settori della fabbricazione di robot industriali (+9%) e nella ricerca scientifica e nel commercio al dettaglio tramite internet (+5%). Milano e Roma al comando con oltre 13 mila imprese, seguite da Torino terza con 6.529, Napoli quarta con 5.407 e Brescia quinta con 2.578. Superano le 2 mila attività anche Bari, Bologna, Firenze, Bergamo, Padova, Genova e Monza. Tra le prime 20 a crescere di più sono Napoli (+4%), Vicenza e Monza e Brianza (+3%). Ammonta a circa 21 miliardi all’anno la spesa italiana in ricerca e sviluppo: con 11 miliardi investiti dalle imprese, circa 6 dalle università 3 dalle istituzioni pubbliche. Per un settore che impiega 247 mila addetti a tempo pieno, di cui un quinto impiegato in Lombardia, prima regione, e oltre un decimo in Lazio, Emilia Romagna e Piemonte.

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