Andrea Sempio ha querelato i legali di Alberto Stasi, il pool rappresentato dallo studio legale Giarda. Il giovane è stato indagato per l’omicidio di Chiara Poggi (avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007) in seguito a una segnalazione alla magistratura degli stessi difensori di Stasi. La sua posizione è stata di recente archiviata dal gip di Pavia Fabio Lambertucci. All’epoca dell’omicidio aveva 18 anni ed era amico del fratello di Chiara.
“Abbiamo appena depositato al tribunale di Milano la querela nei confronti del pool difensivo di Alberto Stasi, quattro persone”: è quanto ha dichiarato l’avvocato Massimo Lovati, che ha accompagnato il suo assistito Andrea Sempio al palazzo di giustizia per querelare i legali di Stasi per calunnia, falso ideologico e violazione della legge sulla privacy. “Quello che è accaduto è un fatto gravissimo, manipolare il dna di una persona è una violazione inaccettabile. E’ come uno stupro”. L’avvocato si riferisce al “prelievo illecito di sostanze organiche dell’indagato” per fornire una prova della sua colpevolezza. “Ci interessa che venga fatta luce sulla illiceità di questo comportamento, reso ancor più grave dal fatto che gli autori sono avvocati, cioè coloro che dovrebbero essere al servizio della giustizia”. Dopo gli iniziali accertamenti relativi alla possibile compatibilità tra il dna trovato sotto le unghie di Chiara Poggi e quello di Andrea Sempio, la procura di Pavia ha accolto l’istanza di archiviazione presentata dal procuratore aggiunto Mario Venditti e dal pm Giulia Pezzino. Inoltre, la corte d’appello di Brescia, a cui si sarebbero rivolti gli avvocati di Stasi per chiedere una revisione del processo, ha dichiarato non luogo a procedere poiché non ha mai ricevuto l’istanza in oggetto per la posizione dell’ex studente bocconiano condannato a 16 anni in via definitiva.