La Liberazione al Castello Visconteo

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Festeggiare il giorno della Liberazione al Castello Visconteo, per un 25 aprile all’insegna della cultura e della memoria storico-artistica. Per tutti coloro che desiderano trascorrere una giornata di festa immersi nell’arte i Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia saranno eccezionalmente aperti al pubblico martedì 25 aprile 2017. Il pubblico potrà ammirare le ricche collezioni delle sezioni museali, dai preziosi reperti della Sezione Archeologica a quelli del periodo Romanico, passando per la storia del Risorgimento fino alla pittura della Civica Scuola di Pittura, allestita nella torre di sud-ovest, che ha animato il contesto culturale di Pavia per quasi un secolo, dal 1842 al 1934, svolgendo un ruolo significativo nella cultura artistica dell’Italia settentrionale. I visitatori, inoltre, potranno partecipare a due visite guidate. In mattinata, alle ore 11, il pubblico sarà condotto, attraverso il tema de L’amor di patria, alla scoperta dei dipinti realizzati per il Premio Frank della Civica Scuola di Pittura di Pavia.Le opere vincitrici del Premio Frank mostrano come cambiarono gli stili e le tematiche nel corso degli anni, passando dai grandi valori della società ottocentesca ad argomenti sempre più liberi, simbolisti e contemporanei. Istituito nel 1885 grazie al lascito di una cospicua somma da parte del Consigliere di Stato Giuseppe Frank, il premio-acquisto, bandito con cadenza triennale, veniva assegnato alla conclusione del ciclo di studi all’alunno più promettente e artisticamente completo e maturo, che meglio sviluppava una tematica scelta da una apposita commissione. I soggetti erano inizialmente rivolti a illustrare episodi di storia locale e nazionale, soggetti storici e letterari, come nel caso del primo Premio Frank, assegnato nel 1855 a Paolo Barbotti per l’opera Cristoforo Colombo col suo fanciullo alla porta del convento di S. Maria di Robida in Ispagna; o come per Federico Faruffini con I tre deputati fabbricieri per la fabbrica del Duomo di Pavia presentano al cardinale Ascanio Sforza i due disegni, uno di Cristoforo Rocchi, l’altro di Antonio Amadeo (Premio nel 1858), e per il dipinto di Ezechiele Acerbi, vincitore nel 1873 con La distribuzione dei medicinali ai poveri di S. Corona. Progressivamente, e soprattutto sotto la guida di Kienerk – che incitava i suoi allievi ad andare a dipingere sulle rive del fiume, e non nelle aule della scuola -, i Premi Frank cominciarono ad aprirsi alla narrazione della realtà contemporanea, come nel caso del dipinto di Luigi Testa, dedicato al momento drammatico de Lo Sfratto (1925); o come per l’opera I giocatori (1933) di Emilio Comini, e Il racconto del legionario (1936) di Contardo Barbieri, e come l’ultimo Premio Frank, quello assegnato al pittore milanese Cesare Breveglieri per La madre prolifica. Alle ore 16 sarà il pubblico potrà partecipare alla visita guidata al Museo del Risorgimento, organizzata dalla Cooperativa Progetti, dal titolo …Mia patria è quella che nel popolo sta. Prendendo spunto da una frase di Vincenzo Monti, sarà possibile visitare il Museo del Risorgimento alla scoperta della nascita dell’idea di patria, attraverso le storie degli eroi, dei loro cimeli e delle opere d’arte che li hanno immortalati, culminando con i bozzetti per il monumento alla Famiglia Cairoli, emblematico della celebrazione nelle piazze italiane.

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