Con 14,2 milioni di ore di lavoro, l’Oltrepò Pavese DOC si piazza al quarto posto nella classifica dei vini italiani che danno più lavoro. E’ quanto emerge dalla prima analisi sui vini Doc e sul loro impatto occupazionale a livello provinciale diffusa dalla Coldiretti al Centro Servizi Arena – stand A, tra il padiglione 6 e 7 in occasione del Vinitaly. Dallo studio traspare dunque in tutta la sua evidenza – sottolinea la Coldiretti – il ruolo del settore vitivinicolo per l’economia e il lavoro anche in provincia di Pavia. Complessivamente si stima, secondo la Coldiretti, che in tutta Italia il vino abbia offerto durante il 2016 opportunità di lavoro ad un milione e trecentomila persone tra quanti sono impegnati direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti piu’ diversi: dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli accessori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall’enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall’editoria alla pubblicità, dai programmi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione (fecce, vinacce e raspi). Secondo uno studio della Coldiretti la raccolta di un grappolo alimenta opportunità di lavoro in ben 18 settori: 1) agricoltura, 2) industria trasformazione, 3) commercio/ristorazione, 4) vetro per bicchieri e bottiglie, 5) lavorazione del sughero per tappi, 6) trasporti, 7) assicurazioni/credito/finanza, 8) accessori come cavatappi, sciabole e etilometri, 9) vivaismo, 10) imballaggi come etichette e cartoni, 11) ricerca/formazione/divulgazione, 12) enoturismo, 13) cosmetica, 14) benessere/salute con l’enoterapia, 15) editoria, 16) pubblicità, 17) informatica, 18) bioenergie. “Il settore del vino dimostra più di altri che l’agricoltura è in grado di offrire opportunità di lavoro sia a chi vuole investire con progetti innovativi sia a chi vuole fare una esperienza in campagna a contatto con la natura anche solo per integrare il proprio reddito”, sottolinea Wilma Pirola, presidente di Coldiretti Pavia presente oggi a Vinitaly con il Direttore Rodolfo Mazzucotelli e una delegazione della Federazione Provinciale. “Senza voucher, però, occorre trovare al più presto una valida soluzione alternativa, nell’interesse delle imprese e dei cittadini”.