La Polizia Locale di Milano dormicchia di giorno figuriamoci all’alba, quando la città si sveglia. Alle 6.30 il traffico inizia a gonfiarsi e l’abitudine tutta italiana alla doppia fila impazza nell’impunità più completa, complice il profumo di cornetti che attira automobilisti e camionisti al bar: veicoli parcheggiati scondo i propri porci comodi e comoda colazione, seguita magari da una bella sigaretta mentre gli altri automobilisti si incartocciano negli ingorghi. Lunedì mattina ore 6.35 in viale Monza: un mezzo dell’Amsa si ferma in tripla fila per svuotare i bidoni di un grande condominio. In doppia c’è l’auto di qualcuno che in un bar già aperto si sta gustando la sua prima colazione. In pochi minuti si forma una fila di centinaia di metri.
Raggiunto piazzale Loreto ecco altre macchine parcheggiate secondo criteri fantasiosi. Per fortuna il piazzale è largo e si superano facilmente. Ma in viale Brianza la fila di bar aperti fin dalle prime ore del mattino è un’attrazione irresistibile. Un camionista ferma il mezzo in mezzo alla strada e scende con comodo dopo aver messo le doppie frecce. Non deve scaricare. Controllo bene: va al bar. Gli spariamo un bel colpo di clacson e lui fa il dito medio.
All’incrocio con Melchiorre Gioia in doppia fila c’è anche un Radiobus Atm, anche lui con le doppie frecce. Non riesco a scattare la foto per non perdere il verde. Peccato: avrei pubblicato volentieri il numero del mezzo per mandare storta la colazione all’autista Atm. E la Polizia Locale? Sogni d’oro. I ghisa dovranno recuperare lo sforzo erculeo per la visita del Papa? No, è così tutte le mattine. E nel resto della giornata è anche peggio.
