Il 25 marzo, giorno della visita del Papa a Milano, il sindacato di base Usb annuncia un’assemblea dei lavoratori della polizia locale. L’occasione dell’arrivo di Francesco in città era troppo ghiotta per non piantare una grana sindacale in una città dove di vigili in giro se ne vedono pochi anche quando non sono in assemblea. Il sindacato spiega in una nota: “Per la Polizia Locale USB si è sempre battuta per garantire la salute e la sicurezza degli Operatori e delle Operatrici del Settore, rivendicando con fermezza un’identità che in questi ultimi anni è stata fortemente snaturata. Nonostante le svariate richieste d’incontro e chiarimenti all’Amministrazione, poco o nulla è stato fatto. Per questo motivo USB ha deciso di rivolgersi al Prefetto per ottenere le necessarie soluzioni positive alla vertenza. Intanto – si legge nella nota – l’Amministrazione si preoccupa di discutere con le organizzazioni sindacali, solo degli incentivi economici in vista dell’arrivo del Papa per il 25 marzo e di tutti gli altri “grandi” eventi previsti per i prossimi mesi. Una “elemosina” inaccettabile. Il Comune di Milano pretende di utilizzare i “Vigili” con funzioni di antiterrorismo dimenticando che la Polizia Locale, per Legge, non possiede le specifiche competenze ed è totalmente sprovvista delle dovute tutele rispetto le altre forze di Polizia”. Per Usb, quindi “i veri problemi come: la riorganizzazione del Corpo, l’invecchiamento del Personale, le politiche occupazionali, la formazione e l’aggiornamento non interessano. Quel che conta è avere a disposizione delle “sagome” da disporre per le vie del centro, mentre nelle periferie la presenza della Polizia Locale si affievolisce al punto da non essere più percettibile; non vengono garantite le funzioni di prevenzione a garanzia della pacifica convivenza sociale, che sono la sua vera vocazione professionale”. Con queste rivendicazioni il sindacato annuncia l’assemblea di sabato 25 marzo “per discutere di salute e sicurezza: esposizione alle polveri sottili – stress da lavoro correlato; stato di agitazione: mancate risposte a nostre richieste di chiarimenti, utilizzo arbitrario della P.L. e senza le dovute tutele; rivendicazione dell’identità di ruolo: la Polizia Locale al servizio del Cittadino, migliorare senza snaturare si può, si deve; riorganizzazione del Corpo della Polizia Locale: dal salario certo, a regole che garantiscano “trasparenza” nei rapporti tra Agenti, Ufficiali e Dirigenti”.