Saronno, 35 morti sospette. L’ospedale insabbiò l’inchiesta.

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Quarantacinque decessi, avvenuti tra il 2011 e il 2014, quando di turno, al Pronto Soccorso dell’ospedale di Saronno, c’era il vice-primario Leonardo Cazzaniga. Decessi sui quali ora la Procura di Busto Arsizio sta indagando. L’ipotesi agghiacciante è che siano stati provocati dall’anestesista e dall’infermiera Laura Taroni, sua amante. Di questi 45 però una decina sono stati verificati e non evidenziano anomalie. I casi sospetti dunque sono 35. Tra questi anche quello del padre del medico, morto proprio mentre il figlio era di turno. Al setaccio degli investigatori, insomma, quattro anni di referti medici per verificare in quanti casi la coppia killer ha iniettato dosi letali di farmaci. Sotto la lente di ingrandimento però anche l’inchiesta interna avviata nel 2013 che aveva insabbiato tutto non rilevando nulla di anomalo. E su questo vuole vederci chiaro anche Regione Lombardia. L’assessore al Welfare, Giulio Gallera, ha istituito a sua volta una commissione di inchiesta. Gallera si è detto “sconcertato”. Proseguono intanto gli interrogatori e sette infermieri di Saronno hanno confermato il cosiddetto “protocollo Cazzaniga”.

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