“La crisi è stata un terremoto sociale: ha aperto una faglia in cui sono cadute le persone che stavano sospese sulla soglia della povertà, i cosiddetti ‘equilibristi'”. Parole di Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, alla presentazione del rapporto dell’Osservatorio diocesano su povertà e risorse. “Sono in genere italiani ultracinquantenni che fanno più fatica a risalire dal baratro in cui sono caduti”, le persone “più impaurite, più esposte ai messaggi xenofobi e populisti, che hanno più difficoltà a rientrare nel mercato del lavoro” e che vanno aiutate a recuperare reddito. Emerge anche un aumento considerevole dei gravi emarginati, con un disagio più acuto tra gli italiani (35,8% del totale) e con sempre più giovani che a causa del precariato non riescono a sostenere i costi di una casa (affitto o mutuo). Nell’ultimo anno secondo il rapporto è cresciuto del 21,3% il numero dei senza tetto assistiti da Caritas, e cresce anche il numero di chi torna per il secondo anno di fila a chiedere aiuto: se nel 2008 erano il 32%, oggi sono più della metà (51%). “Aumentano di circa il 21% i senza dimora. Cresce anche il numero degli italiani che oggi coprono il 40% degli utenti. A rivolgersi meno ai centri di ascolto sono soprattutto le donne immigrate anche perché con la crisi sono diminuite le famiglie che si rivolgevano a loro per far fronte al bisogno di assistenza domestica e di cura dei propri cari”, ha sottolineato Elisabetta Larovere, redattrice del Rapporto.