Dovrà non solo risarcire madre e bimba, ma anche versare una somma a un ente che si occupa della tutela delle vittime della strada. Questa è la condizione posta dal giudice di Milano per ammettere alla messa alla prova, con sospensione del processo, il dirigente comunale 63enne che il 17 dicembre scorso ha investito con la sua auto una bimba di 3 anni che era sul passeggino, spinto dalla mamma sulle strisce pedonali, in piazza Durante, nel quartiere Casoretto, e non si è fermato. L’uomo arrestato poche ore dopo e da allora ai domiciliari aveva detto di essere “sotto stress psicologico per una crisi familiare” e di non essersi accorto di aver preso un passeggino. Intanto il pm ha dato parere negativo alla richiesta di revoca dei domiciliari e il giudice deciderà nei prossimi giorni.
Travolse una bambina a Milano sulle strice, chiede di tornare libero
Il pirata della strada, un dirigente comunale 63enne, aveva investito lo scorso 17 dicembre una bimba di 3 anni scappando senza fermarsi. Ai domiciliari da allora ha chiesto, tramite il suo legale, in alternativa l'obbligo di firma.