L’incredibile caso della Lega, che assente in aula dà la colpa ai treni del suo leader

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Di Fabio Massa
Polemichetta prima di Natale, ma buona per far capire lo stato non della politica ma di certi politici in Italia. La premier Meloni va in aula per delle comunicazioni prima del consiglio dell’Unione Europea. C’è il voto per la risoluzione di maggioranza, ma la Lega è assente in aula. Secondo rumors i parlamentari del Carroccio avrebbero dato la “colpa al ritardo dei treni”. Ora io mi chiedo un paio di semplici cose.
Ma quanto bisogna essere scemi per dire che è colpa dei treni se in aula si presentano solo 3 leghisti e il ministro dei Trasporti è il leader della Lega? Ma quanto bisogna essere scemi per dire che la colpa è di quelli di Fratelli d’Italia, come si legge oggi su un retroscena del Corriere della Sera, perché quelli vanno in aula? Ma quanto bisogna essere scemi? A volte io proprio le traiettorie della politica non le capisco, ma soprattutto non capisco come possa verificarsi che il premier vada in aula e non ci sia la maggioranza al completo. Non funziona così. Non dovrebbe funzionare così. Ha ragione Matteo Salvini ad essere furioso e imbarazzato.

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