Wau Milano fa il punto, dalle piantumazioni ai murales un prezioso lavoro per la città

A testimoniare l’impatto delle iniziative sono i numeri: 3 progetti di piantumazione, 4 progetti di urbanismo tattico, 3 murales, un progetto di rigenerazione urbana, 8 progetti di cancellazione di scritte vandaliche, più 35 mila tappi  raccolti, quasi mille chili di spazzatura e 99mila mozziconi raccolti grazie alla partecipazione di 1.975 volontari.

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Andrea Amato, presidente di WAU! Milano, Gaia Romani, assessore comunale a Quartieri, Partecipazione e Servizi Civici Generali, Elena Grandi, assessore comunale all’Ambiente e Verde.

Si è tenuta oggi a Palazzo Marino la conferenza stampa di Wau Milano, durante la quale sono stati presentati i progetti realizzati nel 2024 dall’associazione per la sostenibilità ambientale. Come ogni anno, a testimoniare l’impatto delle iniziative messe in campo sono i numeri: 3 progetti di piantumazione, 4 progetti di urbanismo tattico (con l’inaugurazione della ventesima Piazza Aperta), 3 murales, un progetto di rigenerazione urbana, 8 progetti di cancellazione di scritte vandaliche, più 35 mila tappi  raccolti dal progetto avviato con Caffè Scala, quasi mille chilogrammi di spazzatura e 99mila mozziconi raccolti durante le attività di cleaning grazie alla partecipazione di 1.975 volontari e 55 attività di lavori socialmente utili con utenti affidati dal Tribunale di Milano. Dal 2006, Wau! Milano ricopre un ruolo di regia negli eventi che hanno coinvolto migliaia di cittadini, collaborando con scuole, comitati, fondazioni, social street, aziende e tutti coloro che condividono la visione di una città partecipata in cui tutti possono contribuire al miglioramento di un luogo, rendendo concreto il senso di comunità che si manifesta quando si accetta di affrontare un problema che riguarda tutti, lo si analizza e si crea un piano strategico per risolverlo, accrescendo il senso civico dei cittadini. “Anche quest’anno raccontiamo con orgoglio – afferma l’assessore a Quartieri Partecipazione, Servizi Civici, Gaia Romani – i progetti che Wau, in collaborazione con l’amministrazione e i privati, ha realizzato a Milano. Quelle presentate oggi sono storie di attivismo e partecipazione, che tengono insieme amore e cura per questa città, oltre che grande attenzione per l’ambiente e i temi del riciclo. Le sfide che attendono le metropoli oggi sono complesse e per questo sono convinta che alleanze come queste siano davvero virtuose, se portate avanti nell’ottica di rendere i nostri quartieri luoghi sempre più a misura di chi è più vulnerabile. Realizzare una strada scolastica significa in qualche modo assumere il punto di vista dei più piccoli, per esempio rendendo più sicuro il loro accesso a scuola. Ribaltare la consueta prospettiva, insomma, vuol dire migliorare lo spazio pubblico e costruire città più giuste perché capaci di rispondere a bisogni di molti e non di pochi”.

Luca Levati, Direttore di Radio Lombardia, media partner.

Alla base della filosofia di Wau Milano! – è stato ricodato ci sono la formazione e la presa di coscienza dei più giovani, che saranno i futuri fruitori della città. Un seme che i volontari coltivano da anni nelle scuole, con svariati progetti tra cui “Il Bosco Invisibile”, l’iniziativa che promuove la cura del bene comune più importante, l’aria, con incontri didattici e l’utilizzo di una speciale pittura che elimina agenti inquinanti come gli ossidi di azoto, gli ossidi di zolfo, i VOC, le polveri sottili (PM 10 e PM 2.5) fino all’90%, con lo stesso effetto di un bosco di alberi ad alto fusto delle stesse dimensioni delle pareti trattate.  “Anche quest’anno WAU! non si è risparmiata – dichiara Andrea Amato, presidente dell’associazione – ed è incredibile come siamo riusciti a rispondere alle tante richieste pervenute dalle diverse realtà che chiedevano il nostro supporto per dare valore, per rigenerare e per prendersi cura dei beni comuni. Convogliare tutte queste energie e tradurle in azione civica di volontariato è molto faticoso, ma la soddisfazione che proviamo nel risultato finale ci dà la carica per credere nella nostra missione di Urban”. Per parlare della formazione riparativa è intervenuta anche Elisabetta Palù, direttrice del Carcere di San Vittore: Il focus sulla formazione e sulla rigenerazione degli spazi carcerari rappresenta un’opportunità di riscatto per le persone detenute, che, grazie al progetto realizzato in collaborazione con l’associazione Wau! Milano, sono state coinvolte attivamente nella trasformazione degli ambienti in cui vivono. Questi percorsi, integrando formazione, espressione creativa e riflessione critica, possono contribuire significativamente alla costruzione di un pensiero divergente e critico rispetto al comportamento delinquenziale, ponendo le basi per un eventuale reinserimento positivo nella società”. Sono stati presentati inoltre i progetti di riqualificazione, come quello sostenuto da Cristian Trio, imprenditore del settore immobiliare e founder di Dyanema: “Il progetto di via Graf, come ogni progetto di rigenerazione urbana, rappresenta una straordinaria opportunità per restituire valore alle aree che più ne hanno bisogno, trasformandole in spazi vivi, sicuri e accoglienti. La sinergia che si è creata con Wau! Milano, con Andrea Amato, è un esempio perfetto di come l’unione di visioni e competenze possa produrre risultati concreti e di grande impatto per la comunità intera”. Nel corso dell’anno sono stati realizzati anche dei murales utilizzando airlite, una pittura che funziona come un depuratore d’aria naturale: attraverso l’azione combinata dell’aria e della luce degrada le particelle inquinanti presenti nell’aria circostante e purifica da batteri e muffe le superfici sulle quali viene applicata. “The Good Wall” è stato realizzato grazie a Shiseido sul muro esterno di Cascina Cuccagna, mentre l’ingresso della Piscina Procida è stato valorizzato grazie alla collaborazione con Abitare In. Non sono mancate le azioni di sostegno all’ambiente, delle quali sottolinea l’importanza l’assessore all’Ambiente e Verde Elena Grandi: “We Are Urban, anche grazie ai numerosi progetti portati avanti questo anno, testimonia l’importanza dell’impegno civico di cittadini e cittadine e del lavoro dei tanti volontari e volontarie che hanno contribuito con entusiasmo e partecipazione a metterli a terra. Molte sono le attività dedicate al verde, alle piantumazioni, alla qualità dell’aria, alla raccolta differenziata e al riciclo: sono felice di questa attenzione che dimostra quanto l’ambiente e la cura della nostra città stiano a cuore ai milanesi e alle milanesi. Noi amministratori, da soli, non possiamo immaginare e progettare la Milano sostenibile e accogliente che vogliamo senza la collaborazione di tutti e tutte”. Grazie alla collaborazione con Real Step, “I 100 alberi con nuovi vasi di design posizionati nel Certosa District (in via Varesina e via Mambretti) rappresentano un ulteriore contributo nel percorso di rinascita dell’ area – commenta Vincenzo Giannico, direttore generale di RealStep – Siamo convinti infatti che il verde sia un elemento chiave per il miglioramento della qualità urbana e quindi della vita di chi abita e vive il quartiere”. La conferenza si è chiusa parlando del “Ghe Pensi MI”, il format con il quale Wau!Milano accompagna gruppi di volontari alla scoperta della storia e delle storie della città (nella versione cultura), abbinando azioni di cleaning nelle aree verdi della città (nella versione green). Questo è testimoniato dall’esperienza di OneLabMilano, che Fabio Napoleone, co-fondatore e socio, commenta così: “Creare valore a beneficio della comunità con azioni concrete volte a tutelare il territorio e l’ambiente: attraverso la realizzazione di iniziative condivise, rafforzare il senso di appartenenza e di responsabilità verso la nostra città è l’obiettivo comune di Wau! e di OneLabMilano. Aver portato “Ghe Pensi Mi Green Edition” a The Minals, evento conclusivo di PML Milano 2024, ne è la testimonianza in termini di partecipazione e risultati ottenuti”.  Proficua la nuova collaborazione con i Lions di Milano, con i quali è stata avviata una collaborazione fattiva a supporto non solo del “Ghe Pensi” culturale ma anche di nuovi progetti legati alla sostenibilità ambientale per la città.

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