Terrorismo: arrestato 22enne a Bergamo

Le indagini che hanno portato all’esecuzione della misura cautelare sono iniziate a settembre quando, fonti di intelligence avevano segnalato uno spiccato attivismo dell’arrestato su diversi social e alcuni network giovanili in cui inneggiava alla jihad.

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Un 22enne residente nella provincia di Bergamo è stato arrestato dai poliziotti della Direzione centrale della Polizia di prevenzione e delle Digos di Brescia e Bergamo per delitti connessi al terrorismo di matrice religiosa. Le indagini che hanno portato all’esecuzione della misura cautelare sono iniziate a settembre quando, fonti di intelligence avevano segnalato uno spiccato attivismo dell’arrestato su diversi social e alcuni network giovanili in cui inneggiava alla jihad. In particolare, gli investigatori hanno accertato costanti condivisioni di contenuti riguardanti la Jihad islamica palestinese e la pratica del martirio.  Alcune pubblicazioni social inoltre rimandavano ad immagini e video di propaganda dello Stato islamico, con messaggi celebrativi della ricorrenza dell’11 settembre e dell’uso della violenza. Spesso il giovane postava foto mentre imbracciava armi da fuoco e proiettili e condivideva notizie del magazine dello Stato islamico “al Naba”. Dai contenuti condivisi è emersa la volontà dell’arrestato di “passare all’azione” contro gli “infedeli”. Altre due persone, facenti parte della rete con cui il ragazzo si relazionava online, sono stati sottoposti a perquisizioni personali che hanno portato al sequestro di dispositivi informatici.

Agli atti dell’inchiesta c’è un’intercettazione che per gli inquirenti è determinante per dimostrare la volontà del giovane di passare all’azione. È stato il procuratore capo di Brescia Francesco Prete, in conferenza stampa,  a spiegare il contenuto dell’intercettazione: “Parla con un amico e dice: ‘In questi 2 o 3 giorni ero al lavoro, il posto dove lavoro è al piano terra, le finestre erano aperte, c’erano delle persone davanti alla chiesa vestite di nero e io ero in piedi con un coltello in mano. Ho pensato se questo coltello entra nel corpo di un umano. Che faccio, e esco non esco?’”.

 

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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