Una tromba d’aria ha colpito oggi pomeriggio il Cremasco, con particolare violenza fra i comuni di Camisano e Ricengo, colpendo diverse aziende agricole. La Coldiretti si è subito mobilitata per una prima verifica della situazione. “La tromba d’aria si è portata via cento metri di tetto del capannone dove custodiamo il fieno e anche una parte di copertura dell’allevamento delle manze. Ci siamo subito adoperati per mettere gli animali al sicuro. Ora anche il fieno è al riparo, ma il danno è ingente. E non siamo i soli: numerose aziende sono nella nostra stessa situazione” spiega Alain Pelizzari, allevatore di Ricengo. La tromba d’aria ha colpito con violenza anche alcuni allevamenti suinicoli. Nell’Oltrepò Pavese il vento ha abbattuto diversi alberi. Ma la tromba d’aria di oggi – spiega la Coldiretti regionale – è solo l’ultimo episodio di un 2016 che è stato un anno nero per l’agricoltura sul fronte del maltempo il 2016: dall’inizio dell’anno ci sono state più di 15 tempeste di vento e grandine che hanno devastato campi e strutture, soprattutto in provincia di Bergamo e nel Bresciano. “Negli ultimi dieci anni – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – il maltempo ha causato nei campi danni per circa 14 miliardi di euro. L’effetto dei cambiamenti climatici lo vediamo dalla violenza crescente delle tempeste che hanno devastato le coltivazioni e messo a dura prova la tenuta idrogeologica dei territori. Un disastro per i terreni, soprattutto se ci sono colture in campo, oppure alberi in fiore o con i frutti appena nati”. Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili – conclude la Coldiretti – diventa sempre più importante il crescente ricorso all’assicurazione quale strumento per la migliore gestione del rischio.