Coca e soldi in carcere a Brescia, 13 gli arresti tra cui un agente

Secondo l'accusa il poliziotto della Penitenziaria si metteva a disposizione per portare dentro e fuori dal carcere cellulari, droga ma anche soldi e assegni. La droga era introdotta nascosta dentro dei cioccolatini.

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Un’indagine della procura di Brescia che ruota attorno al carcere Canton Mombello ha portato all’arresto di 13 persone, tra cui un poliziotto della Penitenziaria ed un avvocato milanese. Molteplici sono le accuse tra cui quelle di corruzione in atto contrario ai doveri d’ufficio, tentata estorsione aggravata e detenzione ai fini di spaccio e spaccio di sostanze stupefacenti. Quattro persone sono finite in carcere, altrettante ai domiciliari e altri quattro sottoposti all’obbligo di firma mentre per l’avvocato milanese è scattato il divieto di esercitare la professione per un anno. Secondo l’accusa il poliziotto della Penitenziaria faceva da tramite tra i detenuti e le famiglie. L’uomo si metteva a disposizione per portare dentro e fuori dal carcere cellulari, droga ma anche soldi e assegni. In particolare, dalle indagini è emerso come le dosi di droga fossero introdotte nascoste all’interno dei cioccolatini, in scatole perfettamente integre.

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