Ministro Infrastrutture e Trasporti, Salvini: autovelox in punti pericolosi sacrosanti

"Quello che non serve sono le migliaia di autovelox furbetti a ripetizione nascosti o mal segnalati che non c'entrano niente con la sicurezza".

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“Mi sarebbe piaciuto che il Parlamento lo approvasse entro questa pausa estiva, ci sono ancora tanti emendamenti, è un anno che è in discussione in Parlamento questo codice della strada”. Così il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, a margine del sopralluogo al cantiere di ammodernamento dell’autodromo di Monza, ha commentato la discussione in commissione in Senato della riforma del Codice della strada. “Un codice – ha continuato il ministro – che secondo me risparmierà vite e incidenti. Già i dati del 2023 sono leggermente positivi con una riduzione del numero di morti, però voglio fare di più, con educazione stradale vera e sanzioni per chi sbaglia più volte, con ritiro breve della patente per chi usa il telefonino e per chi abbandona gli animali sulle strade, con maggiore severità per chi usa alcol e droga.
Spero che il Parlamento non ci metta altri mesi ad approvare un testo che è fondamentale per salvare giovani vite”.

Il ministro, sollecitato dai giornalisti, ha parlato di autovelox e zone 30: “L’autovelox in punti pericolosi è sacrosanto. Invito i sindaci: dove c’è un asilo, un ospedale, una scuola, tanti incidenti, serve”. Sul tema, il vicepremier ha continuato: “Quello che non serve sono le migliaia di autovelox furbetti a ripetizione nascosti o mal segnalati che non c’entrano niente con la sicurezza ma servono a tassare chi va a lavorare anche su stradone a due o quattro corsie. I milanesi ne sanno qualcosa. Autovelox quindi fondamentali così come le ‘zone 30’ su alcune ristrette aree della città sono utili. A 30 all’ora su tutta la città è qualcosa di pericoloso, che produce inquinamento, più caos e coda. Serve buon senso ed equilibrio”.

Le dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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