Donna uccisa in strada, al vaglio le telecamere della zona

Gli inquirenti tengono aperte tutte le piste sull'omicidio di Sharon Verzeni, 33 anni, accoltellata in strada a Terno d'Isola (Bg). L'assassino probabilmente conosceva le sue abitudini e i suoi orari. Resta un mistero anche il movente.

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Gli inquirenti stanno indagando a trecentosessanta gradi e non escludono, al momento, alcuna pista, per l’omicidio di Sharon Verzeni, 33 anni, uccisa a coltellate la notte tra lunedì e martedì in strada a Terno d’Isola (Bg).
La donna aveva addosso ancora il cellulare e aveva lasciato a casa il portafogli, dunque difficilmente potrebbe essere rimasta vittima di una rapina finita male. Sembra che il killer l’abbia sorpresa alle spalle, ferendola con tre coltellate alla schiena, forse senza che Sharon si sia resa conto, almeno inizialmente, di essere aggredita o abbia avuto il tempo di vedere chi la stava colpendo. E dopo che si è girata, l’assassino l’ha colpita di nuovo per tre volte, dunque con particolare ferocia e senza esitazioni. A quel punto Sharon ha tentato di chiedere aiuto, chiamando lei stessa il 112, ma senza riferire chi l’avesse aggredita: “Aiuto, mi hanno accoltellato”, ha detto all’operatore. Poi è stata soccorsa da due persone di passaggio e da una residente di via Castegnate, ma è morta al pronto soccorso dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Troppo profonde – come le hanno definite gli inquirenti – le ferite riportate.
I carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Bergamo e della compagnia di Zogno stanno scandagliando la vita privata della donna, estetista che era ora impiegata in una pasticceria di Brembate, vagliando il contesto famigliare e di amicizie, al momento senza trovare ombre. Resta un mistero anche il movente. “Era una ragazza tranquilla” ha raccontato il padre Bruno, rientrato dalle vacanze con la famiglia appena saputo cosa è successo. Chi l’ha uccisa probabilmente sapeva di quelle passeggiate a tarda ora che faceva anche per perdere peso, come le aveva consigliato un dietologo. Il compagno, Sergio Ruocco, elettricista, era nella loro casa, distante meno di 700 metri dal punto di via Castegnate dove la trentatreenne è stata uccisa. Di solito la accompagnava, ma la sera dell’aggressione era stanco, ha spiegato il padre di Sharon, che lo ha definito “un ragazzo stupendo”, ed è andato a dormire. Sono stati i carabinieri a svegliarlo e a sentirlo a lungo. Anche ieri  i militari hanno visionato le telecamere della videosorveglianza comunale, che però non coprono la zona dell’aggressione. Sono state acquisite anche le immagini di alcune abitazioni private. Intanto il Comune di Terno d’Isola ha riavviato la raccolta dei rifiuti, che ieri era stata sospesa durante la ricerca dell’arma del delitto: “La decisione – ha spiegato il sindaco Gianluca Sala – è frutto del confronto intercorso con le forze dell’ordine e le autorità, che hanno dato il via libera alla ripresa delle regolari operazioni di conferimento”. Però, ha avvertito, “la misura non è in alcun modo indicativa di un eventuale sviluppo delle indagini sull’omicidio della nostra concittadina Sharon, su cui gli investigatori mantengono il massimo riserbo”. Oggi verrà effettuata l’autopsia.

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