Con una solenne celebrazione in un Duomo gremito di fedeli, questa mattina l’Arcivescovo di Milano Mario Delpini ha ordinato 17 nuovi sacerdoti della Diocesi. Con loro, a ricevere il sacramento, anche due Frati minori Cappuccini, un religioso appartenente alla Congregazione delle Scuole di carità – Istituto Cavanis e un sacerdote novello italiano della Diocesi peruviana di Huari, missionario dell’Operazione Mato Grosso.
Facendo riferimento alle letture della Messa e ricordando l’episodio della chiamata del giovane profeta Samuele da parte di Dio durante la notte, nell’omelia l’Arcivescovo ha sottolineato che «la notte del lungo sonno è visitata dal Signore che chiama. I nostri fratelli che sono ordinati preti in questa celebrazione sono quelli della notte di Samuele, quando la notte che spegne il giorno si è tramutata nell’attesa del giorno della missione». Collegandosi alla pagina evangelica riferita all’ultimo discorso di Gesù ai suoi discepoli, mons. Delpini ha poi riflettuto sulla “notte del consegnarsi”, quella in cui «il consegnarsi di Gesù nei segni del pane e del vino convince che la vita merita di essere vissuta perché merita di essere donata». L’Arcivescovo ha poi così concluso l’omelia: «Proprio in quella notte Gesù ha indicato la via per entrare nel mistero di tutto ciò che ha udito dal Padre suo e li ha chiamati amici. Così la notte dei malintesi è diventata la notte delle confidenze (…). I fratelli che sono oggi ordinati presbiteri sono uomini che si offrono alla Chiesa perché il frutto si moltiplichi e il frutto rimanga». Prima della benedizione finale, oltre a esprimere il proprio ringraziamento (in particolare verso le famiglie dei nuovi preti, «che li hanno accompagnati in questi anni, non senza sacrificio e trepidazione»), mons. Delpini ha ulteriormente richiamato le letture della Messa, che alludevano tutte al tema della notte, «un’esperienza che tutti in qualche modo attraversiamo: ci aiuti il Signore Gesù a far sì che ogni notte contenga una promessa di mattino e un desiderio di vita per servire e amare il Signore e i fratelli».
Dopo la celebrazione, all’esterno del Duomo si è svolta l’attesa e tradizionale festa con familiari, amici, compagni di Seminario e fedeli delle parrocchie in cui i neo sacerdoti hanno svolto il loro servizio in questi anni.
Il 20 giugno, nella Cappella feriale del Duomo, alle 11.45, l’Arcivescovo comunicherà ai nuovi sacerdoti le parrocchie in cui svolgeranno il loro ministero.
Ecco chi sono i 17 nuovi sacerdoti ambrosiani: Michele Ascari, 37 anni, della comunità pastorale San Paolo di Giussano (MB); Gioele Asquini, 34 anni della parrocchia di San Paolo di Legnano (MI); Davide Beretta, 28 anni, della comunità pastorale Madonna del Carmine di Carnate (MB); Paolo Bottelli, 31 anni, della comunità pastorale Beato Samuele Marzorati di Varese; Matteo Foppoli, 29 anni, della parrocchia Santa Francesca Romana di Milano; Marco Garrini, 26 anni, della parrocchia Ognissanti di Milano; Andrea Giuliani, 29 anni, della parrocchia Santa Maria Assunta di Inzago (MI); Edoardo Mauri, 26 anni, della parrocchia San Pio X di Desio (MB); Manuel Mazzucco, 28 anni, della parrocchia di San Gottardo al Corso di Milano; Stefano Pedroli, 30 anni, della comunità pastorale di Sant’Antonio abate di Varese; Patrick Pescialli, 26 anni, della parrocchia San Pietro in San Pietro all’Olmo di Cornaredo (MI); Ludovico Pileci, 24 anni, della parrocchia San Martino di Ispra (VA); Alessandro Tacchi, 26 anni, della parrocchia Sant’Ambrogio di Vanzaghello (MI); Piercarlo Tettamanti, 25 anni, della parrocchia dei Santi Ilario e Remigio di Beregazzo con Figliaro (CO); Erick Torres Torres, 32 anni, della Diocesi di Juigalpa (Nicaragua); Federico Valvassori, 30 anni, della parrocchia Santo Stefano di Santo Stefano Ticino (MI); Matteo Viscomi, 27 anni, della parrocchia Santa Maria Assunta di Senago (MI).