Di Fabio Massa
Non pretendo la coerenza assoluta nel tempo, perché la coerenza è qualcosa di impossibile in politica. E in più perché rimanere coerenti con la situazione che cambia è anche impossibile. Come si fa a rimanere coerentemente comunisti dopo aver visto lo sterminio comunista, o fascisti dopo aver visto l’epilogo della guerra civile? Meglio essere incoerenti e cambiare idea. Fin qui, parliamo di buon senso. Tuttavia mi piacerebbe che almeno sul presente un partito abbia coerenza al suo interno. Beninteso: nessun partito deve essere una caserma. Ma se metà del Pd dice patrimoniale, e l’altra metà dice no patrimoniale, a me piacerebbe capire qual è la linea ufficiale del partito. Se esponenti di spicco dicono che l’Italia deve lasciare la Nato, vorrei capire che cosa dicono gli altri esponenti di spicco, e quale sia la linea ufficiale. Mi piacerebbe sapere da Giuseppe Conte, visto che si vota per le Europee, con quale formazione al Parlamento Europeo pensa di schierarsi. Invece niente: i 5 stelle hanno provato a entrare in tre gruppi diversi nella loro storia e ancora non si capisce da che parte stiano e con chi votino. E’ un po’ come se alle politiche si candidassero senza dire agli elettori se poi voteranno per il centrosinistra o il centrodestra. Mi piacerebbe sapere, sul fronte opposto, se la linea della Meloni è più Europa – come dice Forza Italia – o meno Europa, come dice Salvini. Mi piacerebbe poi capire da Salvini se il futuro del partito è il generale Vannacci oppure se il futuro del partito sono i governatori del Nord. Mi piacerebbe sapere se Renzi e Calenda pensano di andare avanti a lungo a beccarsi come i capponi di Renzo. Mi piacerebbe insomma che si parlasse di politica, magari chiarendo che cosa vogliano fare i vari partiti italiani in Europa. Qualcosa di concreto, perché qui non si sente altro che il rumore di polemiche inutili.