“Il Giardino Abusivo”: sequestrato un altro cantiere a Milano, nove indagati

Sigilli all'intera area su cui è in fase di costruzione il "Giardino Segreto", in zona Isola. L'accusa è di lottizzazione abusiva e falso. Il gip: sull'edilizia di Milano violato l'abc dei principi costituzionali, i principi della legge piegati per invocare la confusione delle norme.

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Un "rendering" del progetto dal sito dei costruttori

Un nuovo cantiere di un complesso residenziale è stato bloccato a Milano. La Guardia di Finanza, su delega della Procura, ha sequestrato l’intera area su cui è in fase di costruzione il “Giardino Segreto”, edificio che si trova in via Lepontina, nel quartiere Isola. Sono 9 gli indagati tra cui il dirigente e due responsabili dello Sportello Unico per l’edilizia e il presidente della Commissione Comunale per il Paesaggio dell’epoca. I reati contestati sono lottizzazione abusiva e falso. L’indagine, coordinata dal pm Marina Petruzzella, riguarda il progetto di demolizione di un preesistente fabbricato di 2 piani (aveva un’altezza di 11,95 metri) adibito a uffici e laboratori e la costruzione di un nuovo edificio residenziale a torre di 7 piani (21,95 metri) per 61 appartamenti. Il progetto, approvato dal Comune di Milano come ristrutturazione, quindi con Scia, la Segnalazione certificata di inizio attività, secondo l’accusa avrebbe dovuto essere classificato come nuova costruzione: per tanto sono state contestate plurime violazioni alla normativa urbanistica, una quantificazione sottostimata degli oneri di urbanizzazione e un illecito aumento delle cubature e delle superfici realizzabili senza la predisposizione, oltremodo, di una pianificazione urbanistica attuativa che prevedesse la realizzazione di opere aggiuntive per compensare gli standard dei residenti già insediati in zona. Secondo il pm, il presidente della Commissione Comunale per il Paesaggio nel 2019, Marco Prusicki, avrebbe omesso di rilevare la difformità del progetto in base al Pgt. Il sequestro è stato disposto dal gip milanese Mattia Fiorentini. La commissione per il paesaggio del Comune, alla quale sono stati attribuiti dal regolamento edilizio “ampi poteri valutativi (…), è un organismo che non garantisce indipendenza e trasparenza, in quanto composto da professionisti architetti, nominati personalmente dal sindaco, che esercitano la libera professione a Milano (…) i cui progetti vengono valutati dalla stessa commissione(…), in osmosi con l’ufficio dello Sportello Unico dell’Edilizia”. Lo si legge nel provvedimento di sequestro del cantiere del palazzo, in via di costruzione, al quartiere Isola, firmato dal gip Mattia Fiorentini. Il giudice evidenzia un conflitto di interessi in seno all’organismo di Palazzo Marino. Le “condotte poste in essere dai funzionari, dai progettisti ed operatori indagati – scrive sempre il gip – non sono state cagionate da problemi di confusione del quadro normativo e o di contraddittorietà tra normativa urbanistica statale e regionale o da oscillazioni giurisprudenziali, come ripetono” le disposizioni “sospensive del mese di marzo” scorso. “Ma sono frutto della deliberata torsione di basilari principi di legge del settore, sostenuta da un apparato di abnormi direttive, determine e circolari dirigenziali dello stesso ufficio del comune, volte a conferire un paravento di legalità utile (…) ad invocare la confusione del quadro”.

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