Le scuse dopo le urla contro le consigliere Pd, De Chirico: “Episodio increscioso”

Il capogruppo di Forza Italia in Comune a Milano, Alessandro De Chirico aveva perso le staffe durante un riunione online: "Mi dispiaccio, sono irascibile ma non misogino o maschilista".

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Alessandro De Chirico

“Ieri sono stato protagonista di un episodio increscioso in cui ho perso le staffe e ho urlato contro le colleghe D’Amico e Arienta e il collega Orso. Mi dispiaccio ancora per aver urlato e usato termini non consoni al ruolo che ricopro. Per questo spero che tu, le colleghe e il collega vogliate accettare le mie scuse”. Lo scrive in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi il capogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico, in merito alle frasi da lui pronunciate nel corso della commissione consigliare online che stava trattando la delibera sul ‘Marchio Milano’. “Sono irascibile, ma non sono un misogino o un maschilista. Sui social è in atto una ingiusta strumentalizzazione contro di me. – spiega De Chirico commentando quanto urlato alle college del Pd Alice Arienta e Simonetta D’Amico – Quando poi la collega Arienta mi ha detto che dovevo fermarmi con la macchina per partecipare alla commissione e non continuare a guidare, ho perso le staffe perché non accetto lezioni da chi si collega dalla spiaggia o dal parchetto. Nella foga non mi sono espresso bene, ho detto ‘ma vai al parchetto’ intendendo ovviamente ‘ma se tu ti colleghi dal parchetto, vergognati, non mi fare la morale’ e sappiamo bene tutti che mi riferivo a quello”. Per quanto riguarda la collega D’Amico, che non stava presiedendo la seduta, ha acceso il suo microfono apostrofando come ‘Solita caciara da bar dello sport’ le mie rimostranze. Purtroppo non è la prima volta che la collega interrompe inopportunamente un mio intervento, l’ultimo episodio era stato in occasione del consiglio straordinario in Municipio 5. Mi è uscito un brutto ‘Stai zitta!’. Mi scuso per gli epiteti coloriti, ma non accetto che mi si voglia fare la morale senza prima farsi un esamino di coscienza. Io stavo lavorando per la comunità: stavo andando a un’importante riunione sullo stadio con WeBuild e lo studio Arco Associati. Penso sia abbastanza inutile ricordare, nei quattro anni di commissioni online, gli assessori collegati dalla macchina di servizio, chi in bicicletta, chi alle prese con spadellamenti vari, chi indaffarato con l’aspirapolvere, colleghi appena usciti dalla doccia. Non mi sono mai permesso di dire nulla nei confronti di costoro, ognuno se riesce a mantenere la propria concentrazione può lavorare da dove preferisce o da dove può, mentre trovo che sia assurdo avere la pretesa di insegnare agli altri fantomatiche ‘linee di condotta’ che neanche segue personalmente. Dunque ripeto che mi scuso per i toni. Dopo quasi 8 anni di Consiglio comunale mi conoscete bene, con Alice poi siamo colleghi da ben 13 anni. Con le colleghe, al di là di questo episodio, ho un buon rapporto, mai scalfito dalle divergenze politiche e nemmeno personali. Ricordo quando la collega Arienta nella precedente consigliatura fece una triste battuta dandomi del ciccione alla presenza della collega Tosoni che sottolineò l’uscita infelice”, conclude De Chirico.

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