La pioggia chiuderà la “Smog Week” di Milano

L'ironia di Fiorello su Sala e la "Smog Week" dopo lo sfogo del sindaco contro il sito svizzero che ha piazzato Milano tra le tre città più inquinate al mondo. Si attende la pioggia che spazzerà la maxi nube di inquinamento e le polemiche, almeno fino al prossimo anticiclone. Intanto c'è chi vuole denunciare IQAir e chi dice di vietare i forni a legna delle pizzerie. Legambiente, il Comune di Milano nega l’evidenza dei dati ARPA, livelli di PM2.5 24 volte più alti dei livelli raccomandati dall’OMS.

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Milano avvolta nello smog - foto Ipa

Da giovedì pioggia e neve spazzeranno via lo smog. Le previsioni confermano la perturbazione in arrivo, con nevicate prima dai 1.500 metri in su e poi in abbassamento ai 1.000 metri sulle Alpi di confine. E la pioggia in pianura contribuirà a ripulire l’aria satura di inquinanti. Intanto sulla maxi nube di smog che ancora una volta attanaglia Milano e la pianura padana la politica si divide, litiga (e dà anche un po’ i numeri) dopo la diffusione del dato del sito svizzero IQAir – che si basa sull’indice di qualità dell’aria degli Usa (Us Aqi) –  secondo cui Milano, domenica 18 febbraio, era la terza città più inquinata al mondo, preceduta solo da Chengdu in Cina e da Dhaka in Bangladesh. In attesa che la pioggia ripulisca l’aria e si porti via anche le polemiche, almeno fino al prossimo anticiclone.

SALA, FIORELLO E LA “SMOG WEEK”

Dopo lo sfogo del sindaco Beppe Sala con il giornalista che ha osato chiedergli un commento sui dati di IQAir, Fiorello ironizza dicendo a ‘VivaRai2″ che per Sala a Milano “non c’è lo smog, c’è solo la Smog Week”. Sala ieri invitava a fidarsi solo dei dati dell’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. E le centraline dell’Arpa continuano a registrare valori molto elevati di inquinanti, certamente non solo a Milano ma in tutto il bacino padano. Per quanto riguarda di Pm10, ieri i dati erano questi: 109 mg/mc in viale Marche; 111 mg/mc a Città Studi; 122 in via Senato; 99 al Verziere e 112 a Pioltello. Monza e Brianza arrivava a 111, Como 78, Lecco 100, Varese 94.  Ben oltre i 50 mg/mc della soglia di tollerabilità.

I COMMENTI DA REGIONE LOMBARDIA

Dal Pirellone e da Palazzo Lombardia, sedi del Consiglio Regionale e della Giunta, quando c’è molto smog non si vedono neanche le strade sottostanti ma qualcuno riesce a vedere fino ai palazzi di Bruxelles e di Strasburgo. Il consigliere della Lega Riccardo Pase dichiara: “Siamo in una situazione molto complicata ma l’Europa continua a sanzionarci e a porre degli obiettivi che non siamo in grado di raggiungere, perché quello che vuole fare con il Piano Aria è uccidere il nostro tessuto produttivo e noi non lo possiamo accettare”. Quindi no alla direttiva Ue che punta a migliorare la qualità dell’aria con limiti più stringenti.

Mentre dalla maggioranza attaccano l’Europa, dall’opposizione attaccano la maggioranza. Per la consigliera del M5s Lombardia Paola Pizzighini “l’aria della Lombardia ha bisogno di fatti e pragmatismo. I dati peggiorano di giorno in giorno e Regione non fa nulla. Bisogna intervenire sul trasporto pubblico, invece, abbiamo progetti bloccati come il raddoppio della Milano Mortara e il ridimensionamento della M1 verso Monza”. “Quella del bacino padano è una situazione particolare – commenta la consigliera Pd Miriam Cominelli – non solo per geografia e condizioni climatiche ma perché viviamo sotto il governo di una Regione che non crede in azioni coraggiose che facciano la differenza”.

MICHELE ALBIANI (PD): “IL COMUNE DI MILANO DENUNCI IQAIR”

Restando in zona Pd spunta la proposta di Michele Albiani, consigliere comunale che forse però non vede bene le pesanti sfumature grigio smog, anche solo stando ai dati di Arpa. “Per il secondo anno di seguito l’azienda privata IQAir, produttrice di purificatori d’aria, diffama Milano con una classifica parziale e senza indicazioni scientifiche – afferma –  gettando nel panico cittadine e cittadini”. Secondo Albiani il Comune deve quindi “denunciare” l’azienda per i dati che non sarebbero attendibili. “Ci siamo costituiti parte civile per i danni di Ultima Generazione, mi pare il minimo che facciamo lo stesso con IQAir per i danni patrimoniali in termini di reputazione, tenendo ulteriormente da conto che il loro obiettivo è il profitto economico, a scapito del bene comune”. “Stiamo affrontando con difficoltà il drammatico problema di inquinamento della nostra città – scrive nella sua nota Albiani – purtroppo al centro di una Regione che non fa nulla in merito, e questa disinformazione getta solo benzina sul fuoco.” Il problema inquinamento è “drammatico” o no? Perché se è “drammatico” IQAir forse non sbaglia di tanto.

SALVINI: “CONTRO LO SMOG INVESTIAMO MILIARDI SUL FERRO”

“Quello che io faccio è investire sul ferro: centinaia di milioni di euro per il prolungamento delle metropolitane di Milano a Nord, a Ovest, stiamo investendo in alta velocità, la Tav, il tunnel del Brennero, la Roma-Napoli-Bari. Stiamo investendo miliardi di euro”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, dimenticandosi forse che Trenord, che dovrebbe aiutare i lombardi a sposarsi per la Lombardia lasciando a casa la macchina, è l’incubo quotidiano dei pendolari, tra ritardi cronici e soppressioni.

C’E SMOG, NON MANGIATE LA PIZZA NEL FORNO A LEGNA

“Arpa dice che a Milano il 18% del pm10 è prodotto dalla combustione della legna, tre anni fa il Comune scrisse sul suo regolamento che avrebbe messo in regola i forni delle pizzerie entro settembre 2023, Nulla ovviamente è stato fatto – afferma il consigliere verde Carlo Monguzzi -.

LEGAMBIENTE: QUALITA’ DELL’ARIA MAI COSI’ PERICOLOSA DAL 2017

“Mentre Regione Lombardia rimane su un binario morto e il Comune di Milano nega l’evidenza dei dati ARPA – afferma Legambiente – che hanno fatto registrare livelli di PM2.5 di 118 microgrammi/mc come media giornaliera,  un valore 24 volte più alto dei livelli raccomandati dall’OMS su base annuale. Si respira dappertutto aria tossica, senza se e senza ma. L’azione amministrativa che dovrebbe tutelare la salute di tutti latita e l’unica politica efficiente è l’attesa che, dopo giorni di sofferenza, le condizioni meteorologiche facciano il miracolo. Su scala regionale fino ad oggi non è stata prevista nessuna limitazione nemmeno per l’attività che maggiormente contribuisce all’aumento del particolato sottile, ovvero lo spandimento di liquami zootecnici, in tutti i campi lombardi. Le cose non vanno meglio a livello cittadino – prosegue Legambiente – in una intervista nella quale i giornalisti chiedevano un commento sulla recente classifica nella quale Milano sarebbe oggi la terza città più inquinata al mondo tra quelle che ne compongono il campione, il sindaco Sala si è detto “seccato” di rispondere alle domande su una questione come questa. Lasciando da parte le classifiche ma guardando i fatti – prosegue la nota di Legambiente –  il Comune di Milano non ha da parte sua ritenuto di fare qualcosa di diverso che aspettare le direttive regionali. Cioè, nulla, al di là delle pur necessarie politiche di lungo periodo, che però se non sono sufficienti in condizioni ordinarie, sono del tutto inutili a fronteggiare una emergenza sanitaria”. 

 

 

 

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